Una donna si spara al cuore con la calibro 22 del marito, illegalmente detenuta. L'uomo finisce ai domiliciliari per detenzione abusiva di munizioni da guerra e non solo. Armi da guerra, ma anche comuni da sparo, che lo stesso collezionava per piacere. Ma, come accertato dai militari, senza presentarne l'opportuna denuncia.
A smascherare il piccolo arsenale custodito gelosamente in cantina sono stati i carabinieri della Stazione di Sant'Elia, della Compagnia di Cassino - agli ordini
del maggiore De Luca - che lo hanno ascoltato a lungo subito dopo la sfiorata tragedia nella loro casa di Valleluce, dove la quarantacinquenne ha provato a farla finita. 

La storia

La donna di origini albanesi nelle prime ore di domenica mattina è stata trasportata d'urgenza al Santa Scolastica di Cassino per una ferita provocata all'esplosione di un colpo di pistola giusto al petto. La chiamata al 118 è stata fatta proprio da suo marito, un operaio di Sant'Elia residente a Valleluce di 56 anni. Secondo quanto accertato nell'immediatezza dell'episodio, sarebbe stata sua moglie ad afferrare la calibro 22 e a spararsi al petto. Sarebbe stata ancora lei, con il torace insanguinato, ad aver raggiunto la stanza in cui si trovava il suo uomo. Che ha chiamato subito i soccorsi. La signora è stata trasportata al Santa Scolastica in codice rosso, in gravissime condizioni. Poi trasferita a Roma, all'Umberto I, dove nel pomeriggio di domenica è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. E dove resta ricoverata in prognosi riservata. 

La scoperta

Subito dopo il drammatico fatto i carabinieri hanno perquisito l'abitazione trovando in una stanza attigua alla camera da letto la pistola usata dalla donna, illegalmente detenuta dal cinquantaseienne. All'interno della cantina i militari hanno scoperto la presenza del piccolo arsenale:una carabina ad aria compressa 4,5 e numerosissime cartucce di vario calibro per armi comuni da sparo nonché 2 cartucce 7,65 e 6 cartucce 9 parabellum. E ancora 6 cartucce per pistole in uso alle forze di polizia, 6 cartucce 7,62 risalenti al secondo conflitto mondiale ed una baionetta per arma da guerra: il tutto illegalmente detenuto e sottoposto a sequestro. L'uomo è finito ai domiciliari.