Nuovo parto in casa in Ciociaria. È nata Noemi. Fiocco rosa tra le mura domestiche a Casamari giovedì sera alle 17.56 per la gioia di mamma Roberta, papà Christian e del fratellino Leonardo è arrivata, nella camera da letto dei genitori contornata da tanto amore e professionalità, un batuffolo rosa di kg 3.220.

L’ostetrica Simona Pantanella e la sua equipe hanno accolto nel migliore dei modi la secondogenita di casa. «Sempre più donne scelgono questa strada rispettosa della nascita. Il parto in casa è sicuro, come quello in ospedale. Nulla è lasciato al caso. Il parto in casa è programmato, si lavora seguendo delle linee guida ben precise emanate dalla Regione, dal coordinamento nazionale parto a domicilio e case maternità di cui sono referente – continua la dottoressa Simona Pantanella- Il parto in casa segue tutti i criteri delle linee guida e delle evanescenze scientifiche più aggiornate».

Dato il grande incremento di nascite a domicilio in presenza di ostetriche specializzate, la Regione Lazio ha deciso di fornire un incentivo economico, pari a 800 euro, da utilizzare per le spese del parto. Il Decreto - n.U00395 del 23/12/2016 mira a promuovere una scelta libera e consapevole delle diverse modalità di assistenza: questo è l’obiettivo principale della Regione Lazio. Tre sono le alternative possibili al parto in ospedale nel caso di gravidanze a basso rischio: a domicilio, nei centri nascita e nelle case maternità. La prima scelta deve avvenire preferibilmente entro la trentaduesima settimana di gestazione.

Nel primo incontro con la famiglia, l’ostetrica fornirà informazioni sul tipo di assistenza e dovrà verificare sia le condizioni igienico-ambientali del luogo in cui si intende partorire, e sia la distanza da un presidio ospedaliero con l’Unità operativa ostetrica/neonatologica accreditata dal Servizio sanitario regionale che non dovrà essere superiore ai trenta minuti. L’assistenza al travaglio e parto a domicilio deve essere fornita da due ostetriche regolarmente iscritte all’Albo.

Le ultime due opportunità si riferiscono al centro nascita che si intende una struttura ospedaliera con o senza unità operativa perinatale, diretta e gestita dalle ostetriche. L’altra, invece, è la casa maternità, un plesso extra-ospedaliero a diretta conduzione della Asl oppure privata.