Frosinone
08.05.2025 - 13:00
Blogger indagato per favoreggiamento nel caso di Emanuela Orlandi, il cinquantenne è pronto per essere ascoltato e il suo avvocato ha presentato una richiesta di riesame per la restituzione del computer sequestrato al suo assistito. La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di un noto blogger residente a Frosinone, ha inevitabilmente suscitato un grande clamore mediatico. Il caso della scomparsa della giovane Emanuela, all’epoca aveva 15 anni, è uno dei gialli irrisolti. Sono passati ormai più di quarant’anni. Ogni nuova pista e ogni nuova testimonianza riaccendono l’interesse pubblico e la speranza che, un giorno, si possa finalmente fare luce su quanto accaduto quel giorno del 22 giugno 1983.
Nelle scorse settimane gli investigatori hanno raggiunto l’abitazione di M.B,, cinquantenne, di origine campana, residente nel capoluogo ciociaro, e hanno effettuato una perquisizione, sequestrando un computer portatile. Il blogger è indagato per favoreggiamento dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, direzione distrettuale antimafia. Stando alle accuse, attraverso la pubblicazione di due post sul gruppo social “Vogliamo la verità su Emanuela Orlandi” avrebbe riportato notizie ricevute da una fonte di cui ha citato le iniziali, circa un evento che avrebbe visto coinvolta la cittadina vaticana di 15 anni.
Le indagini sul caso Orlandi sono state riaperte due anni fa. A chiederne a gran voce la riapertura, sono stati sia i familiari sia il loro legale, anche sulla base di una testimonianza del fratello di Emanuela, Pietro, secondo il quale una cartellina gialla con su scritto “Rapporto Emanuela Orlandi” era stata vista dal cosiddetto “Corvo” negli uffici del Palazzo Apostolico. La notizia sull’iscrizione nel registro degli indagati del blogger è stata ricondivisa sul suo profilo social anche dal fratello Pietro Orlandi, sottolineando che il cinquantenne indagato è una persona «che io ho bannato ogni volta che potevo per le deliranti e false cose che racconta, naturalmente contro di me e la mia famiglia, compresa Emanuela».
L’uomo è difeso dall’avvocato Luigi Tozzi tramite il quale respinge le accuse e si dice pronto a presentare querela contro post diffamatori. «Il mio assistito è estraneo ai fatti contestati e chiederà di essere ascoltato dal pm titolare del fascicolo di indagine - annuncia l’avvocato Luigi Tozzi - Intanto ho fatto il riesame per la restituzione del computer sequestrato. In questi giorni, inoltre, sono stati pubblicati sui social post diffamatori sul mio assistito e pertanto siamo pronti ad agire per vie legali per tutelare la sua persona». Il cinquantenne è finito altre volte al centro delle polemiche per post sul suo blog. Sta infatti affrontando diverse battaglie in tribunale. Ora dovrà difendersi anche dalla accusa di favoreggiamento nella vicenda di uno dei più grandi misteri italiani.
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