Nelle sale italiane da qualche giorno, l’ultimo film del geniale regista Woody Allen, Café Society, presentato in apertura della 69ª edizione del Festival di Cannes. Café Society è ambientato negli anni Trenta e narra la storia di Bobby (Jesse Eisenberg), giovane di famiglia ebraica, che si trasferisce a Hollywood (dove lo aspetta uno zio ricco e di successo, Phil, un agente cinematografico, interpretato da Steve Carell) , con la speranza di lavorare nell’industria del cinema, fino a quando si innamora perdutamente della donna sbagliata, Vonnie (Kristen Stewart).  Il film si avvale della splendida fotografia di uno dei maestri indiscussi della cinematografia mondiale: il tre volte Premio Oscar (Apocalypse Now, Reds e L'ultimo imperatore), Vittorio Storaro, che in occasione della sua prima collaborazione con Woody Allen, ha scelto di girare completamente in digitale, con il supporto di due splendide macchine: la F55 e la F65 4K (più vicina che mai alla qualità della pellicola), firmate Sony . Per Woody Allen, quindi, è il primo film girato in digitale. 

 

Curiosità:

Inizialmente per interpretare il personaggio dello zio di Bobby era stato scelto Bruce Willis, che ha lasciato il ruolo poco dopo l’inizio delle riprese.