L’Acea ha deciso di mettere mano al portafogli e investire pesantemente su Ceccano, dove la situazione è critica non solo per l’inquinamento del fiume e delle sue sponde ma anche per l’acqua che viene pompata nella condotta idrica comunale dai due pozzi di via Anime Sante.
Il caso è ben noto. La portata assicurata dai due pozzi serve ad alimentare in parte la fornitura idrica della città ma a costi troppo elevati. L’acqua è infatti contaminata e va depurata. Le analisi effettuate nel tempo hanno confermato il cronico inquinamento da diverse sostanze nocive tra cui il temuto arsenico. Per questo la società che gestisce il servizio idrico è costretta ad utilizzare una serie di costosi filtri per bonificare l’acqua dei pozzi e renderla potabile prima di immetterla nella rete urbana.
Ora, però, l’Acea annuncia un significativo cambiamento di rotta: stop ai due pozzi, la cui manutenzione è divenuta troppo onerosa. Parte così il progetto di una nuova condotta di allaccio a quella principale per assicurare a Ceccano la portata oggi garantita anche grazie ai due pozzi di via Anime Sante. L’opera costerà 250 mila euro, soldi che la società ha già previsto nel suo nuovo piano di investimenti. Non solo. Acea ha intenzione da stringere i tempi e per questo ha già avviato le procedure per la gara d’appalto.
La nuova condotta e l’addio ai pozzi inquinati assorbiranno solo una parte degli investimenti che il gestore del servizio idrico ha in programma di realizzare a Ceccano entro il 2017. Il piano di investimenti prevede anche nuove fognature in via Casa Marciano e il raddoppio della capacità dell’impianto di depurazione di via Gaeta, per un totale di oltre tre milioni di euro.
Intanto ieri si è tenuta in Provincia la prima conferenza dei servizi sul depuratore Asi di via Cese, che raccoglie i reflui dalle industrie della zona ma anche da tanti locali commerciali e dai centri abitati di Ceccano, Ferentino e Patrica. Nelle scorse settimane la Provincia ha rilevato la non conformità delle acque depurate rispetto ai limiti di legge. Per questo ha minacciato di revocare l’autorizzazione ambientale (Aia) all’impianto. Da qui la conferenza di ieri mattina a cui, per il Comune di Ceccano, hanno partecipato il sindaco Caligiore, il dirigente del settore Ambiente Ruggiero, il segretario comunale Scarsella e il consigliere delegato Savoni. Assenti l’Arpa Lazio e la Asl. L’Asi ha presentato un progetto di adeguamento del sito per rientrare nei parametri di legge e scongiurare la revoca dell’Aia, mentre il Comune dovrà esprimersi sulla conformità urbanistica e acustica dell’impianto. La riunione è stata aggiornata in attesa del parere dell’Arpa che, da parte sua, si è impegnata a fare presto.