La Tiberia non vive però di chimere «perché sostenere oggi le politiche sociali, soprattutto alla luce dei continui tagli ai trasferimenti da parte dello Stato, diventerà comunque un impegno».
In effetti la mannaia sui trasferimenti statali è senza precedenti e il Comune di Ceccano è creditore da parte dell’amministrazione centrale di circa 400 mila euro che non sono stati ancora trasferiti dal Governo Renzi.
«Malgrado ciò - assicura l’assessore Tiberia - da parte della nostra amministrazione c’è l’intenzione di tenere comunque alta l’attenzione in questo importante settore, nei confronti del quale sarà opportuno estendere in modo adeguato le risorse, per fare soprattutto in modo di fare crescere il senso di responsabilità nelle fasce della popolazione che usufruiscono dei servizi».
Una particolare attenzione sarà dunque concentrata verso l’infanzia, l’adolescenza, gli anziani e le persone diversamente abili e, come conferma la Tiberia, «tutte le situazioni socio-sanitarie e di disagio verranno costantemente monitorate in modo da concedere aiuti mirati alle persone con bisogni reali».
Aiuti mirati, dunque, per situazioni verificate per evitare che benefici o sussidi finiscano a chi non ne ha necessità né diritto.
Singolare e indubbiamente innovativo è il servizio che l’assessore ha programmato nei confronti della popolazione anziana e dei soggetti con disabilità. È lei stessa ad annunciarlo: «l’amministrazione propone per la prima volta a Ceccano un servizio di fornitura domiciliare di farmaci salvavita». Medicine recapitate a domicilio, dunque, per chi ne ha assoluto bisogno e ha difficoltà a procurarsele altrimenti. Un’iniziativa che «non favorirà progetti vincolati al puro e mero assistenzialismo - sottolinea l’assessore - ma promuoverà quelli invece focalizzati a sviluppare una cultura solidale relativa ai diritti della persona».
Per Fiorella Tiberia il pilastro su cui si fonda la comunità locale resta comunque «la famiglia che, come struttura sociale, sarà coinvolta in un percorso di responsabilizzazione anche della rete parentale, affinché si attivi e collabori nella risoluzione dei bisogni del singolo».
L’assessore ha nuove iniziative in serbo, ma non scopre subito tutte le carte annunciando: «altre linee di azione sono in partenza e saranno rese note appena strutturate».