I residenti di via Cese si sono alzati ieri mattina con la puzza nauseabonda che dà loro il buongiorno ormai da mesi, tanto che una meticolosa signora ha un taccuino con appuntate tutte le date in cui è stata svegliata dai maleodoranti effluvi. Sono esasperati tanto che ieri hanno chiamato i vigili urbani e l’Arpa Lazio. Sul posto è anche arrivato il direttore del consorzio Asi Massimiliano Ricci.

I residenti, insieme a quest’ultimo, al responsabile dell’impianto Amedeo Rota, ai tecnici dell’Arpa, ai vigili urbani di Ceccano, al delegato all’ambiente Alessandro Savoni e all’assessore Federica Casalese residente proprio in quella zona, si sono recati dove il collettore scarica nel fiume Sacco. Nelle acque del già inquinatissimo corso d’acqua sono stati trovati degli sversamenti anomali. Si è proceduto immediatamente a effettuare dei prelievi sia nelle acque del Sacco che nelle vasche all’interno del depuratore Asi.

Questa mattina si procederà alle analisi dei campioni prelevati e dal confronto si dovrebbe riuscire a stabilire se lo sversamento sia stato dovuto a un malfunzionamento dell’impianto Asi oppure, ipotesi più inquietante, allo scarico anomalo di qualche azienda del territorio che ha bypassato il depuratore.

Intanto il Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone lunedì scorso ha protocollato una lettera a firma del direttore Ricci indirizzata, oltre che al comune di Ceccano, all’amministrazione provinciale, all’Arpa Lazio. In oggetto vi si legge: «Segnalazione scarichi anomali». Il direttore del consorzio comunica che «l’8 luglio alle ore 4 circa è stato rilevato uno scarico anomalo in ingresso all’impianto consortile di depurazione come da allegata comunicazione del capo impianto».

L’ingegnere Rota nella sua comunicazione scrive tra l’altro che nello scarico anomalo è stata rilevata: «una quantità di azammoniacale al di sopra dei limiti tabellari». Si legge ancora: «Attueremo immediatamente tutte le manovre necessarie per evitare all’impianto problemi sul processo, anche se le condizioni già precarie dovute ai fatti dell’ultimo periodo lasciano ridottissimi spazi di manovra». Nel frattempo l’amministrazione Caligiore, prima di rilasciare dichiarazioni sulla vicenda attende i risultati delle analisi.