C’è un’inchiesta della Procura di Roma sul riciclaggio nel mondo dei giochi che tocca anche Ceccano.Tra gli indagati nell’operazione, nata dalla denuncia di un concessionario di giochi, c’è infatti anche il 45enne M.C., residente in città. Nel mirino dei magistrati sono finite alcune sale giochi sul litorale romano. Sale dove gli scommettitori sarebbero particolarmente fortunati. Stando alle accuse raccolte dagli investigatori della Capitale, sarebbe stato accertato un illecito meccanismo per l’emissione dei ticket sui pagamenti delle vincite.

Il volume piuttosto consistente dei premi incassati dai giocatori ha messo in allarme prima il concessionario e poi la Procura. In base agli accertamenti condotti finora, il flusso di giocate sarebbe incompatibile con il numero di vincite. Insomma, troppe giocate vincenti a fronte di un numero di scommettitori mediamente inferiore. La procura a quel punto ha proceduto al sequestro di tutta la contabilità della società. E ha cominciato a spulciare la documentazione fiscale. Il sospetto che gli investigatori intendono accertare è che quei pagamenti, ma anche le stesse puntate, possano essere uno strumento per il reimpiego di capitali di dubbia provenienza. L’ammontare delle vincite si aggirerebbe su centinaia di migliaia di euro. Due sale, gestite dal ceccanese, sono state commissariate. Le indagini comunque vanno avanti per ricostruire l’intera movimentazione delle giocate e capire da dove il denaro proveniva e soprattutto dove sia andato a finire.