«Cassino è il paese più inquinato d’Italia, viale Bonomi e via Garigliano le vie più inquinate di Cassino». Sono queste le dure parole dell’avvocato Aurelio Colella che si è fatto portavoce della preoccupazione dei cittadini di aree densamente popolate. E “soggiogate”, oltre che dalle polveri sottili, anche dall’inquinamento acustico.

Cassino maglia nera per le Pm10? Non solo. Secondo lo stimato avvocato ora l'attenzione sarebbe puntata anche sull'inquinamento acustico. Un problema che nella lettera inviata al sindaco Petrarcone e all'Arpa Lazio sembrerebbe già più volte denunciato, senza risoluzione alcuna. 

La questione, però non può essere minimizzata: un’altra tegola piuttosto pesante che piomba nel bel mezzo di accese discussioni tra ambientalisti e amministratori sul nuovo piano urbano del traffico. «Il piano urbano del traffico (Put) del comune di Cassino - scrive ancora l’avvocato - dovrà intervenire per liberare le suddette strade su cui insiste un transito frettoloso verso la stazione, alcuni plessi scolastici e una parte del tribunale». Il legale aveva già scritto all’Arpa per lo stesso importante problema ma la verifica del 4 dicembre non si era svolta perchè mancava un’asta lunga 4 metri su cui posizionare l’apparecchio: «Come a dire che i cittadini possono morire per mancanza di un'asta. Il Comune deve intervenire»