La Ciem di Cassino sugli scudi. L’azienda leader nella movimentazione dei materiali e della logistica automatizzata e che lavora per Fca ha ricevuto un prestigioso riconoscimento proprio dai vertici della casa automobilistica italo-americana.

Ogni anno il gruppo Fca premia i suoi fornitori migliori: oltre mille rappresentanti della regione Emea di Fiat Chrysler Automobiles hanno dunque partecipato ieri al Centro congressi del Lingotto di Torino alla “Supplier Qualitas Convention”. Una grande kermesse organizzata da Group Purchasing Emea a cui sono intervenuti, tra gli altri, il chief operating officer Emea di Fca, Alfredo Altavilla e l’head of group purchasing, Scott Garberding.

Nel corso della manifestazione sono stati consegnati i premi Qualitas che hanno coinvolto 18 categorie diverse di fornitura. Il prestigioso riconoscimento di “Partner of the Year” è stato attribuito appunto alla Ciem di Cassino. Un ottimo viatico per l’indotto del sito pedemontano ora che partirà la produzione dei modelli Alfa nella fabbrica ai piedi dell’Abbazia di Montecassino. Umberta Vizzaccaro, titolare della Ciem di Cassino, già nei mesi scorsi si era detta fiduciosa sulla ripresa di Fiat dicendosi certa che, così come avvenuto in Brasile, il trend positivo crescerà.

Molto, ovviamente, dipenderà dalla “fortuna” che i modelli del Biscione avranno sul mercato, a partire ovviamente dalla Giulia. La berlina che sta facendo innamorare il territorio - oltre che, naturalmente, gli alfisti doc - ieri è stata avvistata nella zona industriale di Piedimonte San Germano. Tanta la curiosità intorno al modello, anche se non manca lo scetticismo. Nella giornata di martedì la Fiom-Cgil ha promosso un volantinaggio tra gli operai con un messaggio dal titolo esplicito: “Giulia, sveglia!”.

A preoccupare i metalmeccanici della Cgil sono i ritardi e lo slittamento della produzione. Per questo nella giornata odierna si svolgerà un’importante assemblea all’interno dello stabilimento. La Fiom è inoltre in attesa di conoscere nel dettaglio i piani aziendali: ha infatti chiesto a tal proposito un appuntamento ai vertici del sito pedemontano, ma al momento non ha ancora ricevuto alcuna risposta. La paura e lo scetticismo degli operai pertanto non si placa. Nonostante il biscione sembra sia ormai pronto a mordere.