Dom Pietro era ben noto in Vaticano. Era da tempo che il monaco era finito sotto la lente della Santa Sede che aveva già aperto un fascicolo alla Congregazione dei Religiosi. Non un profilo con foto e messaggini, come quelli utilizzati per portare la “regola” tra le anime perdute del cyber spazio, che per qualche tempo l'ex abate avrebbe tenuto.
Ma il comportamento birichino di dom Pietro aveva già fatto storcere il naso a qualcuno, e sembrerebbe che dopo alcune denunce interne all'ordine, siano arrivate calde le richieste di dimissioni. Lo stesso Papa Francesco avrebbe invitato l'abate emerito a ritirarsi a vita privata nell'abbazia benedettina di Praglia, in provincia di Padova.
Ma il mondo è così bello e perché restare a rimuginare sui Colli Euganei. Meglio rimettersi in marcia, verso Roma, Londra e portare la “regola”.
Dopo aver passato un periodo di recupero e riabilitazione in Svizzera alla modica cifra di mille euro al giorno, perché o ci si cura bene o non ci si cura affatto, l'aria di montagna aveva un po' stufato e messe vie le caramelle, ovviamente balsamiche che fanno bene a gola e naso, via verso nuove frontiere.
E visto che la punizione inflitta al monaco dai vertici dell'ordine dei benedettini prevedeva anche di non poter indossare le insegne episcopali, tra le quali lo zucchetto, l'anello e la croce pettorale, via tutto e nuovo look per dom Pietro, che ha così dovuto spendere quelle poche migliaia di euro per comprarsi qualche abito nuovo e un po' di profumo, una bottiglietta da 1.1000 euro..... oops ml.