Nuovamente divelta la targa di Peppino Impastato nel giardino di piazza Labriola. A lanciare l’allarme è il presidente onorario dell’associazione intitolata al giornalista ucciso dalla mafia, nonchè ex consigliere comunale e assessore del comune di Cassino.
Sono passati dieci anni da quando Igor Fonte ha fondato a Cassino l’associazione “Impastato” e, oggi come allora, non manca l’ostracismo verso la legalità.

Già alcune settimane dopo che la targa fu sistemata nel giardino, qualcuno si divertì a lesionarla. Ancora nei mesi scorsi sono stati oltraggiati i simboli che omaggiano il poliziotto Mancini e i giudici Falcone e Borsellino. Difficile immaginare che, in tutti i casi, si tratti di una semplice ragazzata.

Ma sarebbe anche falso affermare il contrario in quanto in nessun caso è stato provato il dolo. Anzi, proprio per quanto concerne quest’ultimo episodio, ovvero la distruzione della targa ai giardinetti, c’è chi giura si sia trattato di una semplice pallonata e nulla più: nessun oltraggio e nessun dispetto. Ma il presidente onorario dell’associazione “Impastato” Igor Fonte - che in questo decennio ha dovuto combattere per trovare cittadinanza a dispetto di tanti detrattori - fa fatica a credere alle coincidenze. Nonostante la sua giovane età non ha più l’età per credere che si tratti sempre o di un incidente o di una ragazzata.

In veste prima di consigliere e poi di assessore ha combattuto per ottenere spazi dedicati agli eroi dell’antimafia. Oggi, dunque, non sopporta che questi sacrifici vadano sprecati. Che la città ancora non sia sensibile a queste tematiche. E all’amministrazione D’Alessandro che a 24 ore dall’accaduto non ha speso una parola sul caso manda a dire: «Della legalità ci si riempie la bocca in campagna elettorale, poi i fatti sono questi.

Mi auguro che provvedano presto ad installare un’altra targa, altrimenti ci penseremo noi dell’associazione autotassandoci». Ragazzata o meno, una cosa è certa: la città di Cassino sul fronte della legalità dimostra di essere cento passi indietro.

L'opinione - «Ragazzata o no, c’è bisogno di più controlli»

«Una cosa è certa: quella piazza ha bisogno di un maggiore controllo da parte degli enti deputati». A parlare è Simona Di Mambro, titolare della trattoria della legalità “Civico Sociale” e da sempre attiva nel terzo settore con la sua associazione “Naviganti Onlus”.

Nella giornata di ieri Simona Di Mambro, Carmine Mernini e i ragazzi del “Civico Sociale” hanno avuto l’onore e l’onere di ospitare il giornalista Sandro Ruotolo, un amico storico dei “Naviganti” che già in passato ha fatto diverse iniziative a Cassino proprio sul tema della legalità.

La visita è stata l’occasione per ribadire questi concetti e, a poco più di 12 ore dalla distruzione della targa dedicata a Peppino Impastato, Simona Di Mambro ha spiegato: «Nel caso specifico credo si tratti di un incidente, una ragazzata. Questo sembrerebbe essere, e questa è la speranza.

Il problema vero, però, è che piazza Labriola necessita di un controllo serio in quanto la situazione sta sfuggendo di mano e molti ragazzini hanno atteggiamenti che vanno necessariamente censurati.

Occorre insomma che gli enti deputati intervengano subito per mettere un freno a tale situazione: interroghiamoci tutti su quello che sta avvenendo e agiamo prima che sia troppo tardi». Sul tema concorda Igor Fonte: «Non sappiamo dire se si tratta di una ragazzata o meno perchè il problema vero è che c’è una totale assenza di controllo e piazza Labriola è terra di nessuno».