I tempi supplementari non ci saranno. Non per il Comune di Cassino che aveva chiesto al Consiglio di Stato una proroga di trenta giorni - in data 27 giugno - per avere una ricognizione delle problematiche relative alla sentenza oggetto di ottemperanza. Cioè la consegna degli impianti idrici.

La decisione

Niente da fare. Quei giorni non vengono accordati. Il Consiglio di Stato è stato chiaro e ha respinto l’istanza di proroga. Soprattutto perché il termine indicato per la consegna dell’acquedotto comunale al gestore privato «è stato disposto in modo inderogabile dalla sentenza n. 2614-2015, non modificabile irritualmente dall’istanza in oggetto».

Ma c’è anche un altro motivo: le esigenze del Comune in merito alla modalità di esecuzione della sentenza «possono essere fatte valere davanti al Commissario ad acta, come peraltro il Comune ha già cominciato a fare mediante la già citata comunicazione del 27 giugno avente per oggetto la richiesta di incontro urgente con il Commissario ad acta con il quale il Comune può ben collaborare evitando di trovarsi in una situazione di oggettivo inadempimento». Così la camera di consiglio, riunita a Roma il giorno 14 luglio ha respinto l’istanza di proroga.

Le reazioni

Il sindaco D’Alessandro,dal canto suo, tiene i nervi saldi. E continua la sua battaglia, provando a non lasciarsi scalfire più di tanto dalla notizia. E ha mantenuto anche ieri lo sguardo fiero. «In giudizio è emerso anche che ci sono in corso due giudizi - ha detto nel pomeriggio - uno che si sta instaurando e un altro che si è già instaurato. Per cui la proroga non aveva senso. O meglio, di per sè la proroga c’è perché bisognerà attendere i due giudici incorso che, in qualche modo, fermano le attività. La mia strategia è quella di attivare un nuovo fronte e riuscire a bloccare la cessione».

Parla il vice prefetto

Intanto ieri, il commissario ad acta, nonché vice prefetto, il dottor Ernesto Raio ha svelato la tempistica. Lo ha fatto ai microfoni di Radio Cassino Stereo: «Per quel che ci riguarda - ha detto - è una questione molto semplice e lineare. Si sta operando ovviamente nella massima trasparenza. Con un provvedimento del prefetto, notificato il 6 luglio scorso, sono stato nominato commissario ad acta per l’esecuzione del giudicato della sentenza del Consiglio di Stato depositata il 19 maggio scorso che prevedeva, dopo una serie di argomentazioni, l’obiettivo finale, quello della consegna - così come richiesto da Acea - degli impianti idrici e fognari dal Comune di Cassino alla stessa Acea.

La stessa sentenza assegnava al Comune di Cassino un terminedi 30 giorni, decorso il quale doveva essere nominato il commissario individuato nella figura del prefetto che ha ritenuto di delegare me. L’altro ieri (mercoledì, ndr), in esecuzione della sentenza e del decreto prefettizio, mi sono recato presso il Comune di Cassino. Ho incontrato l’amministrazionee iverticiburocratici e ho chiesto tutta una serie di documenti, assegnando un termine, precisamente per il 27 prossimo, per la consegna, che sarà necessaria pergli atti successivi e conseguenziali; dando poi appuntamentoper laprimasettimana di agosto per la definizione. Il tempo del mio incarico si esaurirà nel momento in cui sarà esteso e sottoscritto il verbale di consegna tra me, che rappresenterò il Comune di Cassino, e i vertici, i rappresentanti legali di Acea. L’inter - vento - ha concluso il viceprefetto su RadioCassinoStereo - si chiuderà nel momento in cui sarà sottoscritto il verbale di consegna. Atto che sarà sottoscritto non oltre la prima settimana di agosto».