Niente "tempi supplementari". Il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di proroga chiesta dal sindaco Carlo Maria D'Alessandro sulla cessione degli impianti idrici. Nulla da fare: l'organo giuridico-amministrativo ha detto no. L'istanza era stata presentata a pochi giorni dall'insediamento del neo eletto sindaco, nell'istanza veniva richiesta un periodo di 30 giorni per "studiare" il caso e produrre documentazione. Una lunga discussione di Camera di Consiglio ha decretato di non poter accogliere la richiesta, elencandone le motivazioni. Ora la battaglia per il Comune di Cassino e per il suo massimo rappresentate si fa ancora più aspra.

La decisione rafforza l'iter del commissario che ha già fatto visita al Comune di Cassino, stilando un verbale, e tra alcuni giorni è pronto a tornare per formalizzare gli atti propedeutici alla cessione.