Uno dei quattro serbi arrestati giovedì è stato assicurato per direttissima al carcere di Cassino. E non solo per i reati commessi insieme alla banda. Sul giovane, classe 1991, pendeva una misura cautelare emessa dal Gip di Arezzo per reati contro il patrimonio e dopo il processo per direttissima è stato portato in carcere dagli agenti della sottosezione di Cassino coordinati dal comandante Cerilli.

Il venticinquenne era stato arrestato due giorni fa. I quattro si erano resi protagonisti nella notte scorsa di una folle corsa contromano sull’A1 per sfuggire alla polizia. La caccia all’uomo messa in atto dagli agenti della sottosezione di Cassino si era conclusa proprio con l’arresto dei quattro e il sequestro di attrezzi del perfetto scassinatore. Il gruppo erano ricercato dalla mattina di giovedì, quando da Fiano Romano era partita a bordo di un’Alfa 159. Il Coa aveva lanciato l’allarme, intanto gli agenti della polizia stradale avevano individuato la vettura che procedeva zigzagando ad alta velocità sul tratto cassinate dell’A1. Ma all’alt i quattro, invece di fermarsi, avevano fatto inversione di marcia percorrendo un lungo tratto contromano. Messi alle strette, hanno abbandonato l’Alfa provando a fuggire nelle campagne. Ma sono stati bloccati, dopo essersi scagliati contro gli agenti, e arrestati.