Opere pubbliche che si fermano per mancanza di fondi, per ricorsi o per inchieste giudiziarie. Lavori che subiscono continue battute d’arresto, lasciando cattedrali nel deserto. Mega strutture che suscitano rabbia e indignazione per lo sperpero di denaro pubblico e per il mancato servizio reso alla collettività.

E proprio le opere incompiute sono finite al centro dell’interesse nazionale con le telecamere della Rai che nei giorni scorsi sono arrivate in paese per filmare questi “scandali”e intervistare il sindaco.

Tre spiccano su tutte. La prima è il cinema-teatro che sarebbe dovuto sorgere nei pressi del Giardino dello Sport. Un’opera imponente dal costo complessivo di circa 4 milioni di euro ma i cui lavori si sono fermati al 24% di stato di realizzazione. E da anni ad andare in scena è solo il degrado e il pericolo.

La seconda opera è rappresentata dal complesso per l’edilizia popolare che sarebbe dovuto sorgere a Santo Stefano, nel cuore del centro storico di Pontecorvo, e che avrebbero dovuto dare una boccata d’ossigeno alle famiglie in difficoltà. In questo caso il progetto costava oltre 430 mila euro, ma i lavori non sono andati oltre il 34%.

Tra le opere più criticate sicuramente la tangenziale. Un asse di collegamento importantissimo che avrebbe dovuto alleggerire la circolazione viaria. Il secondo lotto prevedeva un costo complessivo di circa 2 milioni di euro. Ma in questo caso, stando ai dati dell’anagrafe delle opere incompiute della Regione Lazio, lo stato dei lavori non è andato oltre il 4%. Casi limite che hanno portato la città al centro delle cronache nazionali con particolare interessamento del Ministero dell’Economia, della Regione e dell’Anci.

Interesse che ha spinto anche le telecamere Rai a venire a Pontecorvo per indagare su quanto accaduto. I giornalisti della trasmissione “Agorà” hanno voluto vedere dal vivo la situazione che continua a far discutere i cittadini. Intanto in Comune continuano ad arrivare maxi cartelle esattoriali per finanziamenti concessi e mai utilizzati.