Il gruppo civico ora è in cerca di una donna. Possibilmente con esperienza, che piaccia a tutti, ma che non abbia troppi rapporti alle spalle (politici, s’intende!).
Questo l’identikit tracciato dalla cordata di imprenditori (Ferone e Fontana tra gli altri) e dai consiglieri comunali (Palombo e Marsella sono rimasti gli unici dopo l’addio di Gabriele Picano) che hanno dato vita al movimento del “Laboratorio civico”.
Nella sostanza dei fatti tutti hanno concordato che il gruppo è una vera novità nello scenario politico ma nessuno dei candidati proposti, D’Ambrosio e Palombo tra gli altri, ha il giusto appeal per fare breccia nell’elettorato.
Si pensa dunque ad una donna, una figura della società civile, che non sia facilmente riconoscibile in un partito tradizionale proprio per far sì che il movimento - sebbene affondi le sue radici nell’ambito del centrodestra - sia trasversale e quindi possa aggregare il più possibile.
Ma non tutti, all’interno della compagine, sembrano condividere con questa tesi, tant’è che sabato scorso è andata a vuoto la riunione fissata dal “direttorio” e ora si prova a trovare una mediazione.
In campo c’è sempre il nome di Maria Iannone, ma il vice presidente del consiglio comunale ha una storia politica molto “marcata” per cui si cerca fuori dall’alveo dei partiti e degli amministratori comunali. Nonostante gli incontri proseguano, secondo i ben informati molti all’interno del gruppo civico - a partire proprio da Palombo e Marsella, fondatori del “Laboratorio” - sembrano in marcia di avvicinamento con il candidato del centrodestra Carlo Maria D’Alessandro: negli scorsi giorni sarebbero infatti intercorsi colloqui ufficiali e ufficiosi con il leader di Forza Italia.
Resta invece da definire la collocazione di Picano: prima ha abbandonato il “Laboratorio”, poi “Noi con Salvini” gli ha sbattuto la porta in faccia: tornerà anche lui in Forza Italia?