Lunedì assemblea generale e blocco delle merci in uscita dalla fabbrica. Un vertice in chiaroscuro quello che si è tenuto ieri al Mise tra Ideal Standard presente con l'amministratore delegato Vottre e il vice presidente Socci e il ministro dello Sviluppo Economico Calenda, il presidente della Regione Lazio Zingaretti e i sindacati nazionali e territoriali. Sentimenti contrastanti tra i tanti lavoratori arrivati a Roma per protestare: da un lato la speranza riposta nell'annuncio del ministro Calenda che ci sarebbe un imprenditore pronto a subentrare, dall'altra l'Ideal Standard che non propone nulla,non ritira la procedura e non si esprime sulla possibilità di congelare la mobilità fino al 30 marzo (come chiesto dal ministro).
I lavoratori vogliono credere che sia possibile salvare lo stabilimento, ma negli anni hanno ricevuto troppi schiaffi. Per questo motivo non abbasseranno la guardia e le manifestazioni andranno avanti. Prima del prossimo tavolo ministeriale è previsto un pacchetto di 8 ore di sciopero per tutti i lavoratori del gruppo, confermano le segreterie nazionali di Filctem Cgil, di Femca Cisl e di Uiltec Uil. «Abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni -ha affermato il segretario della Ugl Chimici Ulgiati Questo gruppo si è dimostrato più volte non affidabile nel corso degli ultimi anni. Tra quindici giorni ci sarà un nuovo vertice al Mise ma, nel frattempo, continuiamo la protesta. Non faremo uscire i pezzi da Roccasecca».
Sul piede di guerra anche i segretari generali Chiarlitti (Filctem Cgil), Valeriani (Femca Cisl), Piscitelli (Uiltec Uil) e Valente (Ugl Chimici) che non cederanno di un centimetro. Lunedì mattina nella fabbrica è stata convocata l'assemblea generale per decidere le nuove mosse.
«Ideal Standard anche in questo incontro non ha portato nessuna novità, nessuna spiegazione ha affermato Valente della Ugl Non intendiamo fare nessuno sconto a questa società che continua in modo arrogante il proprio intento di chiudere lo stabilimento. Noi continueremo nella nostra lotta». «Abbiamo accolto con soddisfazione la dura presa di posizione del Governo nei confronti dell'Ideal Standard ha commentato Piscitelli della Uiltec Uil Speriamo ora che la multinazionale dia la possibilità difar valutare al Ministero e alla Regione la proposta di interesse manifestata che andrebbe a recuperare il sito industriale di Roccasecca a ridare tranquillità ai lavoratori e alle loro famiglie. Se questo non dovesse avvenire vedremo quali iniziative mettere in atto che non saranno certamente quelle ordinarie. Probabilmente l'azienda sta preparando il terreno per andare via dall'Italia».
A sostegno della manifestazione che i lavoratori della Italtractor e della Ori Martin di Ceprano. «Abbiamo partecipato alla protesta organizzata a Roma, testimoniando la nostra vicinanza ai colleghi dell'Ideal Standard ha dichiarato Zompanti, rappresentante sindacale Fiom dell'Italtractor Ci sentiamo vicini alle 300 persone il cui futuro oggi è pericolosamente incerto.
Sappiamo cosa significa lavorare in un'azienda e ritrovarsi all'improvviso privi di ogni certezza, rischi pesanti soprattutto per chi ha carico famiglia o è l'unico a garantirne un sostentamento. O magari ha un'età in cui, di questi tempi, è difficile ricollocarsi in ambito lavorativo. La nostra solidarietà ai lavoratori dell'Ideal Standard è totale, continueremo a essere al loro fianco a far sentire la nostra voce e a dare forza a una protesta legittima».