Lavori socialmente utili, offerti gratis, per i richiedenti asilo. Ecco un modo per far sì che i migranti non siano percepiti unicamente come un peso dalla comunità che li ospita, scongiurandone l'avvilimento. Il sindaco Nicola Ottaviani lo aveva dichiarato pochi giorni fa: «L'assistenza in favore dei richiedenti asilo non può prescindere dalla formazione obbligatoria e dalle attività, magari di rilevanza sociale, che queste persone possono e devono compiere come atto di riconoscenza nei confronti della comunità che li ospita, soprattutto per evitare di alimentare polveriere sociali e relazionali».

Alle parole sono seguiti i fatti, dal momento che la giunta Ottaviani, nell'ultima seduta settimanale, ha approvato un provvedimento che permetterà all'ente di sottoscrivere protocolli di intesa, volti a realizzare percorsi finalizzati a superare la condizione di passività dei migranti ospitati nel territorio comunale, attraverso l'individuazione di attività di volontariato di pubblica utilità, esplicate a favore della cittadinanza. La misura in oggetto si prefigge, dunque, di assicurare a richiedenti e titolari di protezione internazionale ed umanitaria, beneficiari del progetto Sprar, maggiori prospettive di integrazione nel tessuto sociale, attraverso il coordinamento dell'assessore Massimiliano Tagliaferri. Le attività saranno svolte esclusivamente su base volontaria e gratuita e verranno intraprese, unicamente, al fine di raggiungere uno scopo sociale e non lucrativo. Le persone che aderiranno ai progetti (tramite una associazione o un'organizzazione di volontariato) usufruiranno di copertura assicurativa e di idonea formazione.