Nel bel mezzo di agosto, molti saranno già con la testa al mese successivo, consapevoli che presto tutto ripartirà e loro dovranno farsi trovare pronti. Il mondo del lavoro e delle aziende già scalda i motori, anche se molti sono ancora fermi ai box, sulla cui insegna si legge "disoccupato". Abbiamo parlato dell'anno che verrà, delle prospettive e degli obiettivi con i segretari generali territoriali dei principali sindacati. La parola a Gabriele Stamegna (segretario generale Uil Frosinone) e Anselmo Briganti (segretario generale Cgil Frosinone-Latina).
Le aziende sono al sicuro?
Gabriele Stamegna «non ha preclusioni». Egli evidenzia che chi acquisisce un'azienda lo fa ovviamente per profitto, «ma il profitto lo cercano tutti, anche gli investitori italiani, non solo i cinesi. Ad esempio - osserva - l'ipotesi degli stabilimenti Fiat a guida cinese non deve per forza spaventare, perché uno stabilimento non chiude se è fondamentale per assorbire il know-how necessario. Inoltre, è proprio la grande competenza, la peculiarità tecnologica e tecnica di un sito produttivo, a renderne impossibile un suo trasferimento all'estero. Le aziende quindi badino ad essere insostituibili. I sindacati, comunque, saranno vigili e collaborativi. La politica faccia la sua parte per rafforzare e stabilizzare il tessuto produttivo. Tuttavia ormai non possiamo più pensare alla Fiat come a un'azienda puramente italiana».
Secondo Anselmo Briganti, le acquisizioni possono funzionare per alcune imprese, «ma è bene che gli stabilimenti Fiat restino a gestione italiana, per essere sicuri che si continui a produrre in loco». Poi aggiunge: «Ad ogni modo, quando entrano i capitali esteri nelle aziende, è sempre un punto interrogativo».
Gli appalti pubblici da rinnovare
Gabriele Stamegna sa che a riguardo bisognerà monitorare bene. «In caso di nuovi subentri ci vuole sempre attenzione massima, tenendo conto, che con le elezioni sempre più vicine pioveranno promesse circa assunzioni e benefici che rischiano di venire disattese. Le condizioni che vengono fuori da nuovi appalti dipendono molto dagli indirizzi politici che un po' scavalcano i sindacati. Se lo riterremo opportuno, adotteremo gli strumenti a noi consoni per farci sentire». Sui rifiuti: «Bene coniugare ambientalismo e tutela del lavoro. Sbagliato scindere le due cose».
Briganti sui rinnovi degli appalti è evidentemente più diffidente: «Gli appalti mi preoccupano, perché da qualche tempo si fanno sempre a ribasso - afferma - e alle gare partecipano società poco trasparenti o cooperative di dubbia moralità. In questo modo calano il monte ore e le retribuzioni, ne risente anche la qualità del servizio e la sicurezza. Noi su questo abbiamo promosso un referendum. Gli appalti principali che saranno presto sul tavolo sono quelli della sanità e dei rifiuti. Su questi settori è impensabile abbassare la guardia e sui rifiuti bisogna lottare per una politica volta all'ecologia».
L'occupazione, i redditi, il futuro
La disoccupazione è ancora alta, i redditi ancora troppo bassi. Davanti a questo scenario, entrambi i leader si interrogano e pensano alle strategie. Il segretario provinciale della Uil vuole comunque affermare una visione equilibrata della situazione: «Le difficoltà sono ampie, il sistema fa fatica a ripartire - commenta - ma non si può non ammettere che un'inversione di tendenza, seppur lieve, c'è stata. Presto ci saranno le basi per migliorare i livelli di occupazione, grazie all'accordo con la Regione che sbloccherà i tirocini e al programma di ricollocamento degli over 65 nei servizi comunali. Questi processi di formazione permetteranno a molti di riguadagnare l'accesso al mercato del lavoro. E non finisce qui, perché sta andando avanti il confronto con le associazioni datoriali, con importanti risvolti. Abbiamo detto a Unindustria, di essere anche disponibili ad alleggerire le rigidità contrattuali, a patto che ci sia la garanzia di assunzioni.
Anselmo Briganti fa sapere che la Cgil tornerà più forte di prima nella lotta per l'occupazione. Anche lui accenna agli incontri avuti durante il mese d'agosto con le associazioni, «dei tavoli in cui abbiamo messo i paletti». Briganti evidenzia che i risultati si ottengono ponendo in campo iniziative nuove e decise. E i progressi possono arrivarepureda attivitànonstrettamente inerenti al lavoro, come le bonifiche. La Valle del Sacco in primis, ma anche tanti altri siti. Anche peril segretario diCgil Frosinone-Latina è tempo di coniugare ambiente e lavoro, «rendendoci conto che ormai il lavoro lo si crea anche in settori meno familiari ai sindacaticomeil turismo. Ma il lavoro del futuro non potrà più deturpare il territorio, ponendo al centro la salute dell'individuo e dell'ecosistema».