Continua a scendere inesorabilmente il numero dei residenti in provincia di Frosinone. È quanto emerge anche da un'analisi del Dup, il Documento unico di programmazione 2017-2019 della Provincia di Frosinone. Una relazione importante e indicativa, sulla quale si parametrano i servizi. La fonte è l'Istat. I dati, aggiornati a fine 2016, dicono che in Ciociaria ci sono 493.067 residenti, 1.959 in meno rispetto all'anno precedente (495.026). Ma il saldo negativo sale a 3.904 unità rispetto al 2014 (496.971) e a 4.611 se la comparazione viene fatta con il 2013 (497.678). Per quanto riguarda, invece, la serie storica, ci sono i 484.584 residenti del 2001 e i 496.917 del 2008. E se, allargando il discorso, il dato più rilevante è senza dubbio la mancata crescita di popolazione in provincia di Frosinone, negli ultimi anni il segno negativo la fa da padrone. Ma bisogna considerare innanzitutto il cosiddetto "saldo naturale": nel 2016 ci sono stati 3.970 nuovi nati, mentre le persone decedute hanno raggiunto quota 5.464. Per un totale di 1.494. Cifra che si avvicina alla perdita di re-sidenti degli ultimi dodici mesi (1.959). A tutto questo bisogna aggiungere la crisi economica devastante per un territorio nel quale i posti di lavoro si continuano a perdere e gli investimenti non arrivano. Con conseguenze che inevitabilmente influiscono perfino sul piano demografico: l'idea stessa di mettere su famiglia diventa complicata senza certezze minime.

Analizzando i dati nel dettaglio, le donne (251.023) sono più degli uomini (242.044), mentre i nuclei familiari ammontano a 203.002. La composizione media delle famiglie è di 2,42, mentre dodici mesi prima era di 2,43. Si tratta in ogni caso di un parametro che rimane abbastanza stabile.

Le persone con più di 65 anni sono 108.552, quelle fino a 9 anni 40.600: un ulteriore elemento che conferma le poche nascite e l'aumento della popolazione anziana. Ma i numeri hanno una loro logica e si legano a doppio filo con l'emergenza lavoro in provincia di Frosinone. Il tasso di disoccupazione, che misura la differenza tra chi è in cerca di lavoro e chi un impiego ce l'ha, è del 16,8%, uno dei peggiori a livello nazionale. Senza dimenticare che in Ciociaria il 47,5% dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, è in cerca di un lavoro. In questa particolare classifica la provincia di Frosinone è addirittura all'86° posto in Italia. Non va meglio sul versante dei cosiddetti inattivi, quelli che non lavorano e che neppure cercano più un impiego: in Ciociaria sono il 40,6% rispetto alla popolazione totale. Mentre i Neet, i giovani che non studiano, non lavorano e non lo cercano, sono al 24,4%. Il punto è semplice: la Ciociaria da diversi anni perde residenti e posti di lavoro. Nascono meno bambini indubbiamente, ma è evidente che in tanti sono andati via. Soprattutto i giovani, per i quali non ci sono obiettivamente prospettive. Manca l'idea stessa di un modello di sviluppo alternativo a quello industriale che è stato trainante dal dopoguerra agli anni Novanta. Questo territorio ha perso contemporaneamente sia i parametri di attrattività che le agevolazioni fiscali e contributive che indubbiamente avevano favorito lo sviluppo. La classe dirigente, soprattutto politica, non riesce a battere un colpo. Da ormai troppi anni.