Secondo quanto riporta Automotive News il gruppo Fiat Chrysler Automobiles sarebbe nel mirino dei cinesi. La testata specializzata sul mondo dei produttori di auto ha reso noto che nelle scorse settimane un noto produttore cinese di auto avrebbe formulato un'offerta per acquisire il gruppo guidato da Sergio Marchionne, che avrebbe rifiutato considerando l'offerta poco congrua al valore della società. Secondo i più informati Wei Jianjun, uno degli uomini più facoltosi del suo paese, sarebbe il protagonista dell'offerta. L'imprenditore detiene il 40% di Great Wall Motor Company, specializzata in veicoli commerciali e suv partecipata anche (al 30%) dal governo locale della città di Baoding. Azienda quotata alla borsa di Hong Kong con una capitalizzazione attuale di circa 13 miliardi di euro.
Il gruppo automobilistico italo americano è un "boccone" allettante per gli imprenditori orientali perchè rappresenta un target perfetto per espandersi sui mercati internazionali. Non esistono conferme, ma simili speculazioni si sono spesso rivelate tutt'altro che prive di fondamento. Dopo aver cercato "sponde" americane, in particolare con General Motors (che le ha rifiutate, fino ad arrivare a cedere Opel ai francesi), Marchionne sembra dover trattare adesso con i cinesi. Dalla trattativa dovrebbero rimanere esclusi i brand "premium". Sicuramente ne è esclusa Ferrari, ma quasi certamente non rientrano fra i marchi cedibili né Alfa Romeo né Maserati.
«Sarebbe una follia - ha spiegato Francesco Giangrande, segretario provinciale Uilm - Dopo tutto il lavoro fatto fino ad oggi. Io non credo che possa accadere, ma la proprietà è libera di agire. Noi abbiamo firmato un accordo tempo fa e ora le cose stanno andando bene».
Intanto i cancelli dello stabilimento ai piedi dell'abbazia restano chiusi fino al 27, riapriranno il 28 dopo una pausa di circa tre settimane. Sembrerebbe che per il Biscione non ci siano rischi, inoltre il suv Stelvio la berlina Giulia hanno letteralmente fatto impazzire gli acquirenti statunitensi. Il brand Alfa sta già diventando uno status per il popolo Usa e le richieste nei primi sei mesi del 2017 stanno lievitando. Entusiaste le tute rosse dello sito pedemontano, la ripresa del mercato sta portando ottimi frutti in tutto il settore automobilistico, e la ripercussione nel nostro territorio è tangibile. Gli operai dell'indotto hanno lavorato senza sosta fino all'inizio di agosto per assicurare tutti i pezzi necessari alla costruzione dei veicoli della linea cassinate. In autunno sono state annunciate nuove assunzioni che andranno ad aggiungersi a quelle già fatte nei mesi scorsi, la speranza mette la quinta.