Viviamo su un territorio che rischia di franarci sotto i piedi. I dati sono impietosi: praticamente la metà dei residenti del Lazio in zona a pericolosità molto elevata P4 vive nel Frusinate. Si tratta di una città grande quasi come Cassino. Sono, infatti, 34.068 gli abitanti nelle aree a rischio frana molto elevata in tutta la provincia. Ce ne sono poi altri 2.176 costretti a convivere con un rischio elevato. Ulteriori 7.084 vivono in zone a pericolosità media per le frane, mentre 21.590 sono i residenti in zone a rischio moderato. Infine, in 79.923 vivono in aree a basso rischio.

Il dato è consultabile on line sul nuovo sito web dei rischi naturali redatto dall'Istat e da Casa Italia, struttura di missione della Presidente del Consiglio dei ministri. Per ciascun Comune viene indicato il rischio sismico e idrogeologico e, laddove sia presente, anche quello vulcanico.

Nella cartografia della provincia sono diversi i centri inseriti nelle aree maggiormente a rischio. Il colore rosso più acceso spicca ad Alatri, Cassino, Frosinone, Sora e Veroli, tra i centri maggiori. Quindi, c'è l'area Nord da Serrone a Fiuggi, quella a ridosso di Cassino con Piedimonte San Germano, Sant'Elia Fiumerapido e Cervaro, e, nella Val Cominio, San Donato. In zona rossa, con una concentrazione di popolazione che vive a rischio frana elevata, anche la zona dei Lepini (Sgurgola, Morolo, Supino), Anagni, Roccasecca, Castrocielo e Pontecorvo.  

Il verde che indica territori abbastanza tranquilli si nota solo a Trevi nel Lazio e Fontana Liri. Un verde meno acceso, per altri centri a rischio basso, spicca a Filettino, Trivigliano, Villa Santo Stefano, Amaseno, Falvaterra, Colfelice, Aquino, San Biagio Saracinisco, Acquafondata e Viticuso. Tra i centri maggiori è Cassino ad avere il numero più alto, con 2.498, tra i residenti nelle aree a pericolosità molto elevata per frana. A Sora sono 2.227, ad Alatri 1.843, mentre a Veroli sono 1.748 e a Frosinone 981.

Meno problematiche le situazioni di Anagni (246 abitanti in zona P4), Ceccano (278) e Ferentino (211).Tra icentri in fascia rossa a Piedimonte si contano 2.200 residenti in zona P4, a San Donato Val di Comino 1.481, a Cervaro 1.333 e a Sant'Elia Fiumerapido 1.070. Un rosso meno acceso, invece, per Castrocielo con i suoi 979 abitanti in zona a frana molto elevata, per Supino con 918, per Roccasecca con 679, per Morolo con 678, per Villa Santa Lucia con 627 e per Pontecorvo con 501. Al contrario Fontana Liri e Trevi nel Lazio sono gli unici due centri ciociari a non contare nessun residente in zona a rischio elevata, mentre a Villa Santo Stefano se ne conta appena uno. Aquino con 10 residenti e Amaseno con 12 sono altri due paesi a rischio abbastanza basso.

Nel resto del Lazio, Latina città ha zero residenti in fascia P4 e 29 in P3, mentre tutta la provincia ha 10.329 abitanti nelle aree a rischio più elevato e 655 in quelle ad alto rischio. A Viterbo 126 i residenti a rischio molto elevato e 333 a rischio elevato che, a livello provinciale, portano il totale a 8.351 e 3.411. A Rieti situazione tranquilla con 10 e 1, mentre in provincia ci si colloca a 966 e 411. Infine Roma con 347 residenti a massimo rischio e 28 a rischio elevato. Nel resto della provincia i numeri sono decisamente più consistenti: 16.851 e 2.075.