«Segnali diffusi, univoci e, purtroppo, inequivocabili». Così l'Anmil lancia l'allarme sulla crescita degli infortuni e delle morti sul lavoro nel primo trimestre 2017. La presa di posizione dell'Associazione nazionale lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro è contenuta nella presentazione del primo rapporto Anmil sulla salute e sulla sicurezza del lavoro.

La situazione fotografata dall'Anmil, tuttavia, non rispecchia quanto avvenuto, dal 1° gennaio al 31 marzo 2017, nella provincia di Frosinone. Gli infortuni mortali denunciati nel trimestre in Ciociaria si sono dimezzati, da due a uno, mentre gli infortuni denunciati sono in discesa da 788 a 755 (meno 4%). L'unico dato in aumento è quello delle malattie professionali denunciate. Queste, nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, passano da 150 a 161 con una crescita, in termini percentuali, di 7,3 punti.

«Già nei mesi di gennaio e febbraio si erano registrati i primi segnali negativi, ma la triste conferma è arrivata con il bilancio trimestrale elaborato dall'Inail al 31 marzo 2017 - si legge nella presentazione - In questo trimestre, rispetto allo stesso periodo 2016, sia gli infortuni che i morti sul lavoro sono cresciuti, in misura rispettivamente del 5,9% e dell'8,0%. Sono dati che non possono non destare forte preoccupazione, in quanto potrebbero significare una inaspettata inversione nella tendenza ormai storica dell'andamento infortunistico». L'Inail evidenzia una costante tendenza alla diminuzione, negli ultimi decenni, «che si è particolarmente accentuata a partire dal 2008 e si è protratta fino al 2014.

In questi anni, in cui il Paese ha attraversato una profonda crisi economica, al favorevole trend già in atto si è sommato, infatti, il calo della produzione e dell'occupazione (sia in termini di occupati che di ore lavorate) che ha comportato una parallela contrazione dell'esposizione al rischio e quindi degli infortuni stessi. Ma negli anni 2015 e 2016 l'andamento infortunistico ha cominciato a mostrare ritmi altalenanti», anche per le morti.

Infortuni

Nel periodo 1° gennaio-31 marzo 2017 sono stati denunciati in Ita-lia circa 161.600 infortuni, in crescita di 9.000 unità rispetto ai 152.600 dello stesso periodo dell'anno precedente, con un incremento pari a 5,9%. L'aumento degli infortuni sul lavoro risulta più consistente tra quelli cosiddetti "in occasione di lavoro", passati da 132.500 a 138.900 (+6.400 casi), rispetto a quelli "in itinere" saliti da 20.000 a 22.600 (+2.600). Il trend ha interessato in misura maggiore la componente femminile (+7,0%) rispetto a quella maschile (+5,2%) ed è risultato particolarmente accentuato nelle regioni del Nord Est (+8,8%).

Morti sul lavoro

«Ancora più preoccupante - sostiene l'Inail - risulta l'andamento delle denunce degli infortuni mortali che fanno registrare un aumento pari a 8,0% (dai 176 casi dei primi 3 mesi del 2016 ai 190 dell'analogo periodo 2017). L'incremento dei decessi è avvenuto esclusivamente "in occasione di lavoro" dove si è passati dai 130 morti del 2016 ai 147 del 2017; mentre per quelli "in itinere" si registra un lieve calo di 3 casi (da 46 a 43). L'aumento ha interessato in misura molto maggiore la componente femminile che ha raddoppiato il numero dei decessi (da 15 a 30), mentre quella ma- schile è diminuita di 1 caso (da 161 a 160)». A livello territoriale la crescita risulta diffusa ovunque, tranne che al Centro dove si registra un calo di 10 unità (da 42 a 32). A livello generale si nota «un sostanziale calo degli incidenti mortali in Agricoltura (dai 23 casi del primo trimestre 2016 ai 13 del 2017); per gli altri principali settori di attività si registrano, invece, incrementi diffusi e percentualmente molto elevati (anche se in valore assoluto si tratta di variazioni non molto consistenti): trasporti +44,4%, commercio +37,5% e costruzioni +18,8».

Malattie professionali

Dopo quasi un decennio di consistente crescita delle denunce, il fenomeno sembra arrestarsi su circa 60.000 casi annui. Peraltro, e anche qui si nota una differenza con Frosinone, il primo trimestre 2017 segna una diminuzione del 3,9%.