Il mese della vera rivoluzione, quella che andrà a concretizzare gli sforzi compiuti finora dagli operai e da Marchionne, sta per arrivare. A maggio, difatti - non c'è ancora il timbro dell'ufficialità sul giorno - nello stabilimento di Fca si partirà con il terzo turno. Ciò significa che si continuerà con l'inserimento di nuovi ingressi dopo i 730 giovani che sono stati già assunti dall'inizio dell'anno.

Questo perché il piano industriale redatto dall'Ad sta andando meglio del previsto con Giulia e Stelvio - i due gioielli Alfa sfornati dalla fabbrica - che stanno facendo registrare numeri record sul mercato: non solo quello italiano ed europeo, ma anche Oltreoceano.

Nonostante tutto, però, non mancano le criticità. È difatti della scorsa settimana la notizia del licenziamento in tronco del capo reparto dello stabilimento Magneto Marelli di Sulmona per non aver scartato due componenti difettosi che poi sono stati spediti allo stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Cassino. Inutile dire che subito si sono scatenate le polemiche dei sindacati contro tale provvedimento, sia a Sulmona dove i pezzi venivano prodotti, sia a Cassino dove i pezzi dovevano essere montati per il Suv Stelvio.

Ma i grattacapi, per le tute rosse dell'Alfa Romeo, non finiscono qui: riguardano anche Giulia. Nell'uovo di Pasqua quasi 500 clienti che di recente hanno acquistato la berlina, hanno infatti trovato una lettera di richiamo da parte del Ministero dei trasporti. Nella sostanza si tratta di un problema alla centralina dell'impianto frenante della vettura della casa automobilistica del Biscione. In totale sarebbero 456 le unità di Giulia interessate dal richiamo.

Queste vetture sono state tutte prodotte tra maggio 2016 e giugno 2016 nello stabilimento di Cassino. A quanto pare la centralina dell'impianto frenante di Giulia non sarebbe a norma e dunque sarà necessaria la sua sostituzione. Ma intanto il Biscione tramite i canali web rassicura: «I singoli proprietari delle 456 Alfa Romeo Giulia coinvolti nel richiamo saranno tempestivamente informati sui dettagli del richiamo. Verrà anche chiarito a partire da quale giorno sarà possibile portare in officina la propria automobile.

Ovviamente anche i concessionari e le officine autorizzate verranno contattate dai responsabili di Fca per chiarire una volta per tutte il tipo di intervento da operare sulle auto in questione. Ricordiamo anche che come sempre accade in questi casi il richiamo sarà totalmente gratuito per i clienti della casa automobilistica del Biscione. Questo verrà effettuato in maniera da arrecare meno danno possibile ai proprietari delle vetture coinvolte».