È partita la messa in sicurezza del cantiere della piscina comunale in località Collepece. Il vicesindaco Leonardo Ambrosi, assessore ai lavori pubblici e al patrimonio, sottolinea come «il sindaco Lombardi, il capogruppo Peronti (delegato alla sicurezza, ndr) e il sottoscritto abbiano ritenuto indifferibile un intervento che serve sia ad arginare i fenomeni di vandalismo e di furti registrati negli anni che a interdire l'accesso a un'area così pericolosa. Una salvaguardia del bene e del futuro dell'opera in continuità con quanto deliberato dal Consiglio comunale, quando dieci consiglieri su tredici hanno dato mandato all'Ufficio tecnico di bandire un nuovo progetto di finanza per l'ultimazione e la gestione dell'opera a condizione che non sia più speso un solo euro dei castresi».
Pesano infatti i 250.000 euro anticipati dal comune in attesa dell'ultimo stanziamento della Regione Lazio che avverrà alla consegna dei lavori. L'opera fu iniziata nell'ormai lontano 1993 proprio grazie a un maxi-finanziamento di 4,8 miliardi di vecchie lire salvo poi arenarsi nel 2005 per via delle spese tecniche triplicate e dell'esaurimento delle risorse.
Nell'assise dello scorso 29 dicembre, appresa la notizia della proroga annuale per l'ultimazione dell'incompiuta, il sindaco Lombardi invitò tutti i consiglieri a «una presa di responsabilità per uscire dall'impasse» calando nuovamente la carta del project financing, che risultò vana nel 2013. Si astennero nell'occasione gli esponenti di minoranza Andreozzi, Galloni e Marzella, ma ai sì della maggioranza si aggiunse quello meno scontato dell'ex sindaco Antonio Borsa, competitor di Lombardi alle ultime elezioni e dettosi «pronto a qualsiasi soluzione che possa dare un senso» alla piscina di Collepece. Per farlo servono 950.000 euro, il costo stimato per ripristinare la copertura e terminare strada di accesso, parcheggi, reception e palestra. Fondamentale sarà la gara del project financing a cui «gli uffici - assicura Ambrosi - stanno lavorando a pieno regime».