Il documento sottoscritto
«Noi lavoratrici impiegate sui servizi di assistenza specialistica scolastica ed asilo nido appaltati dal comune di Fiuggi al Consorzio Valcomino, che li gestisce a mezzo della “Cooperativa Insieme per gli Altri”, lamentiamo insostenibili ritardi nel pagamento degli stipendi da parte del gestore dei servizi. A poco valgono le scusanti addotte dai vari soggetti, abbiamo il diritto di essere pagate per il lavoro svolto quotidianamente con professionalità e serietà e Consorzio, Cooperativa e Comune dovrebbero, ognuno per quanto di competenza provvedere a far si che mensilmente siano pagati gli stipendi del mese precedente, cosa che negli ultimi anni è avvenuto assai raramente». Un duro atto di accusa. «Ad oggi l’ultimo stipendio pagato è la mensilità di maggio. Malgrado solleciti, lettere e diffide non vi è certezza su quando e soprattutto “se” verranno pagati gli stipendi». «Nonostante questo - proseguono i sindacati - le lavoratrici hanno continuato a garantire la continuità dei servizi, avendo come primo pensiero la tutela dei piccoli utenti e delle loro famiglie. Le lavoratrici chiedono al Comune di Fiuggi una presa di posizione netta verso chi ha in affidamento i servizi, affinché provveda a pagare urgentemente tutti gli arretrati o, in caso di perdurare dell’inerzia manifestata fino ad ora, attivi tutte le procedure di legge per procedere al pagamento diretto degli stipendi. Le lavoratrici chiedono anche, e soprattutto, che il Comune s’impegni a portare avanti i servizi, anche nel prossime futuro, destinando ad essi le giuste risorse sui prossimi bilanci. I ritardi e l’incertezza stanno rendendo sempre più difficoltoso lavorare con serenità. Cinque mesi di mancato stipendio sono pesantissimi per qualsiasi bilancio familiare. Per questo le lavoratrici impiegate sui servizi concordano con le segreterie Fp Cgil e Cisl Fp nel proclamare lo stato di agitazione e di chiedere l’intervento del Prefettom al fine di attivare le procedure di raffreddamento e di eventuale successiva conciliazione. Lo stato di agitazione è uno strumento che porterà, in assenza di pagamento degli arretrati, alla mobilitazione delle lavoratrici con ulteriori azioni di lotta».