à iniziato lâinsegnamento della lingua italiana per i profughi somali e siriani presenti allâhotel Oxford di Fiuggi. Risale al 7 luglio scorso lâarrivo a Fiuggi del primo gruppo di extracomunitari. Presero alloggio alla periferia della cittadina termale presso lâHotel Daniels.
Albergatori e commercianti entrarono subito in fibrillazione, preoccupati che questa presenza potesse infastidire i turisti presenti o magari scoraggiare quelli che avevano programmato una vacanza a Fiuggi. Furono convocate riunioni per dibattere sul tema, che si conclusero con appelli al sindaco e al prefetto mirati a scongiurare altri arrivi. A dire il vero la presenza dei giovani africani non ha generato problemi di sorta in città , almeno fino ad ora, se non una sorta di âribellioneâ di qualche tempo fa, quando non ricevettero la diaria statale. Ribellione immediatamente sedata dalle forze dellâordine.
Nel frattempo altri immigrati sono arrivati, in tutto sono circa 120 e comprendono anche donne e bambini. Alloggiano in due alberghi in zona capo i prati, che hanno concesso volentieri le loro camere alle cooperative che gestiscono questi arrivi, visto anche il pessimo andamento delle ultime stagioni turistiche della città . Si dice anche che lâAmministrazione sia intervenuta presso âalte sfereâper cercare di limitare gli arrivi. Il prefetto ha invitato un poâ di tempo fa, il sindaco a mettere in piedi un progetto con lâobiettivo di impiegare i ragazzi africani in lavori socialmente utili.
Al momento però niente si è concretizzato. Questa ipotesi è stata da qualcuno stigmatizzata sui social con slogan del tipo âprima agli italiani e poi agli stranieriâ. Diversi e contrastanti sono stati gli atteggiamenti della comunità fiuggina di fronte a questa emergenza. Da una parte le preoccupazioni degli operatori economici, dallâaltra una diffusa e generosa disponibilità allâaccoglienza, confermata da ambienti ecclesiali.
Nel frattempo, ad opera della Caritas diocesana è stato attivato nella Parrocchia di Regina Pacis, un corso per lâinsegnamento della lingua italiana per i profughi presenti allâhotel Oxford.