Una storia boccaccesca. Lui, trentatreenne fiuggino finisce in carcere per due anni e la moglie lo lascia per il fratello. Una vicenda che l’uomo non ha mai gradito e che prima gli è costata una denuncia per stalking e poi un arresto per aver violato la prescrizione di non avvicinarsi alla donna.

Il 33enne già quando era detenuto aveva capito tutto e aveva minacciato la nuova coppia. A febbraio, una volta ritrovata la libertà, il gip del tribunale di Frosinone aveva stabilito il divieto di avvicinarsi alla consorte. Questo sulla base di una denuncia presentata dalla stessa che lamentava atti persecutori ai suoi danni.

A maggio, in un clima di grande tensione, si è svolta anche un’udienza davanti al tribunale di Frosinone che poi è stata aggiornata. Lui, dal canto suo, accusa lei di continue provocazioni. Da allora altri incidenti non si erano più verificati. Poi, l’altro giorno qualcosa è scattato nella mente dell’uomo. Questi è prima intervenuto in difesa di un altro fratello coinvolto in una lite. Là vicino c’era anche la moglie con il compagno. È subito nato un alterco con il 33nne che, stando alle accuse, avrebbe aggredito la coppia. I carabinieri intervenuti sul posto lo hanno allora denunciato. Dell’accaduto è stato informato il sostituto procuratore Maria Pia Ticino che, sulla scorta dei precedenti, ha chiesto al gip un ulteriore aggravamento della misura del divieto di avvicinarsi.

Lunedì, il trentatreeene, che è difeso dall’avvocato Antonio Ceccani, è finito agli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni sarà presentata un’istanza per consentire all’uomo almeno di poter frequentare i figli.