Quarto caso di meningite in Ciociaria. È ricoverata in condizioni serie nel reparto malattie infettive dell’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina una ragazza residente a Fiuggi, maggiorenne da poche settimane, colpita dalla malattia infettiva (del tipo, molto aggressivo, da meningococco). La ragazza, frequenta il quarto anno del Liceo Linguistico “Luigi Pietrobono” di Alatri ed è una pallavolista della “Asd Volley Ferentino”.

Come da prassi la Asl di Frosinone ha fatto scattare il protocollo sanitario per la gestione del caso, coinvolgendo i Comuni interessati, la direzione didattica, il personale docente e le persone direttamente interessate. Sono stati subito attivati gli interventi idonei, non solo nella scuola frequentata dalla studentessa, ma anche nella palestra della media “Giorgi - Fracco” di Ferentino dove la diciottenne si allena.

L’amministrazione comunale ha subito avviato le operazioni di sanificazione. Avviato un trattamento di profilassi antibiotica per coloro che sono entrati in contatto diretto e prolungato con la giovane. Dall’inizio dell’anno è questo il quarto caso di meningite in Ciociaria.

Gli altri tre hanno riguardato una quindicenne di Guarcino (anche lei iscritta all’Istituto “Luigi Pietrobono” di Alatri), una bambina di 10 anni di Ferentino e un quarantenne di Pontecorvo dipendente di una fabbrica di Anagni. In tutti e tre i casi la situazione è poi evoluta positivamente senza particolari conseguenze, se non una lunga degenza ospedaliera, per le tre persone coinvolte.

I fatti

La giovane atleta si è sentita male giorni fa accusando i tipici sintomi della malattia, su tutti febbre alta, fortissimo mal di testa e vomito. Per tale motivo è stata accompagnata prima nell’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone e poi al “Goretti” di Latina dove fino alla giornata di ieri era ricoverata in terapia intensiva.

Come detto, quello della ragazza di Fiuggi, è il quarto caso di meningite in Ciociaria dall’inizio dell’anno, dopo Guarcino, Ferentino e Pontecorvo, ma dalla Asl rassicurano: «Non siamo davanti a una epidemia». Il consiglio, come sempre in queste situazioni, è di non farsi prendere dal panico, di chiedere sempre al proprio medico di famiglia e di seguire le indicazioni degli specialisti, anche in materia di vaccini, anche se ovviamente la paura e la preoccupazione in questi casi prendono il sopravvento.