A scoprire la frode fiscale è stata la Brigata della Guardia di Finanza di Anagni, che ha individuato una società di capitali, con sede nella città dei Papi, operante nel settore dei trasporti, che negli ultimi 4 anni, pur esercitando la propria attività di impresa, ha omesso di presentare le dichiarazioni fiscali e di versare le imposte dovute. 

Nel corso delle operazioni di verifica fiscale le Fiamme Gialle, al fine di quantificare il reale volume degli affari, hanno fatto ricorso allo strumento delle indagini finanziarie, attraverso le quali è stata individuata la numerosa clientela e, soprattutto, sono stati ricostruiti i flussi del denaro transitato sui conti bancari utilizzati dalla società di trasporto nell’esercizio della propria attività di impresa e su quelli intestati agli amministratori. 

In tal modo è stato possibile quantificare l’ammontare della frode fiscale realizzata e segnalare alla competente Agenzia delle Entrate la base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi, per un ammontare complessivo di 9 milioni di euro, nonché l’Iva evasa, per un ammontare di circa 2 milioni di euro. Al termine delle operazioni di verifica l’amministratore unico della società - un cinquantaquattrenne abitante ad Anagni – è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, per il quale è prevista la pena della reclusione fino ad un massimo di 4 anni.