«Se le liste civiche fossero fiori oggi Alatri sarebbe come Sanremo. Ad ogni dove non si parla dâaltro: chi propugna una lista per ârialzareâ la città , chi per salvare lâospedale, chi, ancora, per restituire dignità al commercio e chi più ne ha più ne metta. Lâidea romantica che sia sufficiente âscendere in campoâ per cambiare le cose, alla prova dei fatti si è sempre rivelata fallace. Lâassenza di un programma autentico, è la caratteristica di tali formazioni, che si illudono di poter colmare il vuoto politico che le caratterizza con il perseguimento di singoli obiettivi. Non è così. Lâamministrazione di una città impone scelte di fondo su temi culturali, economici e di ordine pubblico.Il limite delle civiche è proprio questo: lâeterogeneità degli ideali dei soggetti che le compongono e il rischio della paralisi politico â amministrativa. A meno che non si tratti di formazioni solo apparentemente civiche, per nascondere un colore politico che ha perso âappealâ ovvero di supporto a partiti politici, poi in grado di imporre la loro legge.Â
Centrodestra in difficoltÃ
La frammentazione del sistema politico alatrense sembra favorita dalla situazione di oggettiva difficoltà in cui versa lo schieramento di centrodestra, a causa delle note vicende nazionali, che inevitabilmente disorientano la classe dirigente locale. Eppure, oggi, più che in passato, si avverte lâesigenza da parte di ampie fasce di elettorato, in particolare del ceto produttivo, di una rappresentanza che ponga al centro dellâagenda politica temi di grande interesse, quali lâabbassamento reale della pressione fiscale e il rilancio dellâeconomia. Si potrebbe arrivare a risparmi importanti per la famiglia, favorendo la creazione di occupazione, in particolare giovanile.
Lâappello
Lâamministrazione uscente, nel solco della tradizione statalista, ha saputo solo spingere in alto la leva fiscale.à per questo che rivolgo un sentito appello a tutte le forze politiche che si richiamano agli ideali del centrodestra affinché ritrovino unità dâintenti per il bene comune. Se le migliori energie già disponibili avranno lâintelligenza di coniugarsi con le nuove, nessun traguardo può ritenersi precluso. Le politiche clientelari ed assistenzialistiche che hanno caratterizzato lâamministrazione uscente, tanto da aver determinato recentemente importanti defezioni al suo interno, rende la coalizione di centrosinistra debole e vulnerabile. Agli amici, con i quali ho condiviso per un anno unâinteressante esperienza di governo e a tutti gli altri che non condividono lâattuale gestione della cosa pubblica, mi rivolgo affinché dimostrino senso di responsabilità per il bene comune. à giunto il momento di mettere da parte le pur legittime aspirazioni personali e le divisioni per restituire alla città un governo degno di tale nome».Ma.Pi.
Enrico Pavia chiede unità E si appella al centrodestra
Enrico Pavia chiede unità E si appella al centrodestra
Alatri - Alatri
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