Lo abbiamo chiesto ad uno dei leader della formazione, Pasquale Caponera. 

Caponera, a 21 anni di distanza dalla comparsa di “Programma Alatri”, questo movimento civico ha ancora da dare qualcosa alla città?

“Certamente. Il fatto che si guardi a liste civiche, significa che la nostra intuizione del '94 era giusta e motivata. La gente non si fida molto o non più dei partiti tradizionali, specie per quel che riguarda le questioni del proprio territorio”.

Il simbolo di “Programma Alatri” sarà quindi presente sulla prossima scheda elettorale?

“E' fuori di dubbio. La nostra lista ha ancora molto da poter dare”.

Avete partecipato a diversi incontri, ma nessun accordo è stato raggiunto...

“Vero, siamo stati interpellati, ma non abbiamo raggiunto intese definitive. Le trattative sono in corso”.

Esiste la possibilità che andrete da soli?

“Presto per dirlo. Formeremo comunque almeno due liste”.

Il confronto con Luciano Bellincampi non ha prodotto esiti soddisfacenti?

“La sua idea di amministrazione non collima con la nostra: la troviamo fumosa. Siamo distanti”.

Tarcisio Tarquini possibile candidato a sindaco?

“No, perché “Programma Alatri” ha idee diverse”.

La preside Maria Grazia Martina?

“Ottimo dirigente scolastico, ma guidare una città è ben altra cosa”.

Siete quindi lontani anche dall'ex assessore Vincenzo Galione...

“Ha iniziato a criticare pesantemente questa amministrazione quando è stato mandato via: dov'era stato fino ad allora? È corresponsabile della situazione che la città sta attraversando”.

Punterete allora ancora una volta su Patrizio Cittadini?

“Cittadini è una risorsa per “Programma Alatri” e per la città, ma abbiamo anche almeno altri due nomi da poter spendere. Saprete tutto molto presto”.

Un giudizio sull'attuale amministrazione?

“Negativo. Siamo ad un passo dal dissesto finanziario, dal baratro. Chi amministrerà Alatri dal 2016 al 2021 dovrà gestire macerie e disastri”.