«Non ho fatto nulla di nascosto, e quello non è un capannone ma sono tre gazebo amovibili che avevo comunque intenzione di rimuovere».
L’ex assessore regionale ed ex presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli, replica all’articolo di ieri in merito al manufatto sequestrato ad agosto dal Corpo Forestale a Collepardo, nei pressi della Certosa di Trisulti, perché costruito senza rispettare i vigenti vincoli urbanistici che tutelano la zona. L’esponente di Forza Italia è stato anche denunciato. Nell’articolo abbiamo riferito di un capannone di 300 metri quadri realizzato in ferro, sorto su un’area dopo l’abbattimento di alberi e dopo uno sbancamento, tutto senza alcuna autorizzazione.
«Ho presentato una lettera al Comune informando dei lavori per la realizzazione di tre gazebo amovibili, cioè bullonati al suolo - dichiara Iannarilli - che avrei smontato come fanno molti a fine estate, cioè dopo tre mesi dal montaggio. Non è vero che abbiamo abbattuto alberi. Quelli che non ci sono più, ben trecento, sono caduti dopo l’abbondante nevicata di qualche anno fa. Non abbiamo sbancato nulla, abbiamo solamente appianato. Il muro di un metro e mezzo e la pavimentazione in marmo che abbiamo realizzato, tutt’altro che scempio per la natura, sono comunque, qualora fossero abusive, sanabili».
Il politico ribadisce: «Neanche un metro di cubatura in più. I gazebo sono aperti sui lati ed erano al servizio della struttura di B&B, per accogliere gli ospiti. Ammetto che mi sono fidato di chi mi diceva che per realizzare i tre manufatti bastava una lettera al Comune e rimuoverli dopo tre mesi. Altrove funziona così e anche a Collepardo. I vincoli paesaggistici di quella zona, però, non lo permettono. Per questo, non appena la magistratura dissequestra il manufatto, questi verranno smontati nel giro di mezza giornata. Per il prossimo anno useremo strutture che possono essere montate la mattina e smontate la sera. Certamente non mi va di passare per chi fa cose illegali di nascosto. La mia è stata una leggerezza ma non ho compiuto in quello splendido posto nessuno scempio ambientale».