Cambia l'orario di uscita degli alunni della scuola elementare “Luigi Ceci” e molte famiglie insorgono, preparando una raccolta di firme per ridiscutere l'argomento. A poche ore dal suono della prima campanella, ecco la novità che tanti genitori, a quanto sembra, non sapevano: gli alunni termineranno le lezioni alle 13.20 anziché alle 13.35, un quarto d'ora prima.

Una decisione ignorata da tante famiglie e sulla quale sarebbe mancata (condizionale d'obbligo) il coinvolgimento delle stesse. Gli stessi genitori che sollevano perplessità sul nuovo orario parlano di «Scelta se non arbitraria quanto mai frettolosa e poco ponderata», legata alla scarsa considerazione di vari aspetti. Il primo è che mancherebbe una maggioranza certa delle famiglie a favore della proposta di riduzione dell'orario mattutino (5 ore in meno al mese, 40 al termine dell'intero anno scolastico) a fronte di «un recupero pomeridiano del tempo, investito in attività di laboratorio non meglio precisate e di cui ci si domanda il concreto profitto didattico».

Connesso a questo prima tema, è il secondo: «Non si tiene conto, a proposito di questo recupero, dei disagi derivanti dall'assenza di un servizio mensa, di un trasporto scuolabus dedicato, dai trasferimenti da e per la scuola e dal restante tempo da dedicare allo svolgimento dei compiti pomeridiani». Infine, terzo argomento, «Il problema di congestione stradale che si manifesterà nelle zone adiacenti le scuole», considerando che nella breve fascia oraria compresa tra le 13.15 e le 13.20 è prevista anche l'uscita dalle aule degli studenti delle secondarie: «Ciò implica un'attenta e adeguata vigilanza non solo per gestire il traffico di mezzi di trasporto vari, ma soprattutto per salvaguardare gli alunni e i bambini da possibili pericoli».

In base a questo, le famiglie chiedono l'immediato ripristino del vecchio orario dalle 8.10 alle 13.35 «fino a convocazione di nuovo consiglio d'istituto, ove decidere le modalità di partecipazione dei genitori alla discussione su eventuali modifiche dell'orario medesimo». Viene chiesto anche l'interessamento dell'assessore alla pubblica istruzione, l'avvocato Melissa Ritarossi, per avviare un confronto sul tema.