Luogotenente dell’Aeronautica ora in pensione, vice presidente e presidente della Pro Loco prima e presidente del consiglio di amministrazione della G.B. Lisi poi. È stato assessore alla pubblica istruzione per due anni nella Giunta Magliocca e ora è candidato con la lista “Alatri Nostra” al fianco di Enrico Pavia. Sandro Vinci è sempre presente, sempre disponibile e fra i più attivi collaboratori dell’associazionismo ad Alatri. «Mi presento ai miei concittadini con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola, e nella convinzione di poter dare ancora tanto per la risoluzione delle problematiche che in questo ultimo lustro hanno impoverito, bistrattato e ignorato le esigenze della nostra città. Sempre tra la gente, per la gente e con la gente, sempre al vostro fianco, questo è il mio slogan ed è anche la strada maestra che un buon amministratore dovrebbe seguire per porre in essere tutte quelle azioni che pongano il cittadino e le proprie esigenze, al centro del contesto amministrativo. Gli obiettivi prioritari che mi prefiggo in caso di elezione, sarà rivolto ai giovani e all’occupazione giovanile, mettendo in atto ogni qualsiasi strumento necessario per reperire fondi nazionali o comunitari tramite le Agenzie Europee del lavoro, per creare occupazione specialmente per i più giovani che ad Alatri vivono, e che ad Alatri hanno il diritto di essere aiutati a realizzare i propri sogni e le proprie aspettative oltre che a programmare il proprio futuro. C’e’ poi l’emergenza sociale nelle sue tante sfaccettature, i servizi Sociali vanno rivisti e ristrutturati alla luce delle nuove attuali esigenze. Il centro storico con normative, nelle quali il comune si faccia garante nei confronti di istituti di credito per la ristrutturazione di vecchi edifici da adibire a uso residenziale, a “bed and breakfast” o ad housing sociale per porre fine al declino del centro. Infine l’abbattimento nel limite del possibile di tutte le tariffe specialmente per i servizi a domanda individuale che ormai pesano nei già esigui bilanci familiari. Ecco, questi sono alcuni degli intendimenti per i quali chiedo il consenso agli elettori al fine di risvegliare in tutti l’orgoglio e il vanto di essere alatresi e di realizzare il nostro sogno, un sogno chiamato Alatri, quella giusta, quella vera: L’“Alatri Nostra” insomma».