Oggi è un punto di forza del Dro, club militante nel campionato nazionale Dilettanti. Ottavo posto nel raggruppamento B e leader di una squadra formata da molti calciatori giovani. Ieri era un tassello importante del Frosinone: Michele Ischia, difensore classe 1978, ha indossato la divisa giallazzurra dalla stagione sportiva 2004/2005 a quella 2007/2008. Oltre novanta presenze tra campionato di Serie C1, play-off, campionato di Serie B e Coppa Italia. Ha fatto parte di un gruppo, quello guidato da Ivo Iaconi, rimasto nel cuore della tifoseria. Di quella squadra, autrice del salto di categoria dalla terza serie alla cadetteria, facevano parte, tra gli altri, Massimo Zappino, Paolo Antonioli, David D’Antoni, Massimo Perra e Nicola Pagani: «In Ciociaria ho passato momenti incredibili - racconta Michele Ischia, maglia numero venti - Tutta l’esperienza vissuta a Frosinone è per me indimenticabile. Calcisticamente parlando sono stati gli anni più belli. Arrivai a gennaio e nel mio primo anno con i canarini sfiorammo la promozione arrivando ai play-off (sconfitta con il Mantova, ndr). L’annata successiva fu quella del salto di categoria. Non la dimenticherò mai. Con mister Ivo Iaconi si era creata una grande intesa da parte di tutto l’organico. Quello è stato un gruppo davvero affiatato e formato da calciatori fortissimi. E quando questi due fattori combaciano, valenza tecnica e sintonia nel gruppo, i risultati non tardano ad arrivare».

Quel Frosinone tagliò un traguardo importante anche nel primo storico campionato di Serie B: la salvezza in un torneo che vedeva protagoniste società blasonate come Juventus, Napoli, Bologna e Genoa: «Ci salvammo in un campionato molto complicato. Sono stati anni bellissimi. L’unico rammarico - ci racconta il difensore - l’ho vissuto nel momento in cui ho dovuto cambiare maglia (stagione 2008/2009 Michele Ischia milita nella Cavese; il Frosinone ha in panchina Piero Braglia che opta per altri difensori, ndr). Un aneddoto? Più che un aneddoto vorrei proporre delle istantanee: la prima è quella riguardante la finale play-off con il Grosseto (vittoria canarina per uno a zero, ndr). Un momento fantastico. Ricordo, inoltre, con estremo piacere la prima partita contro la Juventus (28 ottobre 2006, ndr). Purtroppo perdemmo uno a zero. Segnò Alessandro Del Piero il suo gol numero duecento in bianconero. Queste foto, a mio avviso, rappresentano bene quelle annate».

Michele Ischia, che in carriera ha vestito anche le maglie di Arco, Trento, Vis Pesaro, Palazzolo, Rimini, Barletta, Lecco e Fersina Perginese, segue ancora le vicende della formazione ciociara ed esprime il proprio parere sull’attuale situazione del campionato di Serie B: «Quello cadetto è un torneo difficile. Nasconde molte insidie e vincere, ma questo vale per qualsiasi categoria, non è mai semplice. La partenza del Frosinone non è stata delle migliori, ma adesso è in netta ripresa e ha centrato risultati confortanti. I canarini possono contare su un ottimo organico e su un allenatore esperto e molto preparato. Per i canarini ci sono tutti i presupposti per vivere un’annata importante. Ma - conclude il calciatore - come detto in precedenza non sarà facile perché ci sono diverse società molto attrezzate. Penso all’Hellas Verona che si sta esprimendo ad alti livelli».

[FOTO FEDERICO PROIETTI]