Dolore e sgomento a Pescosolido: una comunità in lacrime per la prematura scomparsa di Domenico Guglietti, deceduto domenica scorsa in un terribile incidente alla Valpara. Ieri pomeriggio a stringersi attorno al dolore della mamma Liberata, della moglie Tiziana, del fratello Maurizio e della nonna Antonietta e degli altri familiari, centinaia e centinaia di persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto al trentacinquenne.

I compagni di scuola delle figlie di Domenico, Ginevra e Melissa, hanno portato rose bianche sulla bara, guidati dalle loro insegnanti. omaggiato la bara con rose. Ad aspettare sul sagrato la bara dell’uomo un coinvolto Don Paolo che, durante la celebrazione, ha ricordato le qualità del ragazzo volato in cielo troppo presto. Volti tristi di ogni età hanno seguito, in raccoglimento e con visibile dolore, le fasi della funzione eucaristica molto partecipata.

Soprattutto nel momento in cui è stato letto un pensiero tradotto in parole di un amico del giovane, che ha sottolineato la forza di Domenico e rendendo un ritratto dettagliato del Presidente del Comitato Festeggiamenti Patronali della Valpara. «Non dobbiamo lasciare sola la famiglia che Domenico proteggeva fin da quando in tenera età perse il padre, ma con coraggio e voglia di sacrificio, insieme al fratello, si è dato da fare per riacquistare un nuovo senso di vita – ha detto con voce rotta dall’emozione -. È stato bello aver condiviso con te momenti indimenticabili. Grande lavoratore, ragazzo che amava il suo paese e la sua famiglia e sempre pronto a organizzare iniziative: il carnevale, l’infiorata, eventi sportivi. Ciao, semplicemente ciao».