Piombo, arsenico e idrocarburi. Queste alcune delle sostanze che lo scorso mese di gennaio sono state gettate nel fiume Liri dai “killer dell’ambiente” che hanno messo a segno un vero e proprio attentato al territorio.

A certificare la presenza di queste sostanze è stata l’Arpa Lazio che proprio in quei difficilissimi giorni di“attentati” ha effettuato diversi campionamenti. Ora dall’amministrazione comunale stanno predisponendo le contromisure per individuare il punto di immissione delle sostanze tossiche. La ricostruzione Il primo weekend del 2016 per la città di Pontecorvo è iniziato nel peggiore dei modi. Un fine settimana dei più neri sotto il profilo ambientale. In due giorni furono registrati due diversi sversamenti nel fiume Liri.

Il primo avvenne di sabato e,secondo i primi riscontri delle forze dell’ordine, il punto di immissione dei liquami sarebbe stato riscontrato in una zona in località Melfi. In questo caso sarebbero stati sversamenti liquami di animali consentendo anche di individuare il responsabile di tale immissione. Nel giro di appena 24 ore un altro sversamento venne registrato nel fiume Liri.

Questa volta i liquidi inquinanti arrivavano da una conduttura che si trova sotto il ponte vecchio. Lo stesso tratto dove a luglio del 2015 uscirono oli esausti e carburanti che coprirono completamente le acque del fiume. Proprio per capire la tipologia di sostanza gettata sul posto si è recata anche l’Arpa Lazio che ha effettuato i campionamenti da utilizzare per le diverse analisi. I risultati E i risultati di queste analisi sono arrivati nei giorni scorsi rivelando una realtà da brivido. Sul campione raccolto sono state riscontrate elevate concentrazioni di rame, zinco e idrocarburi pesanti, oltre alla presenza di piombo, arsenico e cadmio.

Un risultato molto preoccupante, anche se resta una domanda: dove sono state immesse queste sostanze? I controlli Proprio per capire questo nei prossimi giorni il Comune si prepara a mettere in campo una verifica gettando in diversi tombini dei liquidi di colore diversi. Il colore che si riverserà nel fiume permetterà di individuare esattamente il punto di immissione fornendo ulteriori elementi che potrebbero permettere di individuare gli “attentatori ambientali”.