Una cappa di dolore è calata da ieri sera su Patrica e su tutte le persone che lo avevano conosciuto. Dolore misto a tanta rabbia e a incredulità. Marco Palma, il 55enne residente nel comune lepino morto ieri sera nel policlinico “Agostino Gemelli” di Roma dopo cinque giorni di agonia in seguito alla ferite riportate in un incidente stradale, era amato e stimato da tutti.

«Marco era davvero una persona in gamba – è il ricordo di un amico - Aveva un animo gentile, sempre disponibile, sorridente, pronto a dare consigli e a impegnarsi nel mondo del volontariato. Lascerà un grande vuoto in tutti noi». 

Stimato volontario della Croce Rossa

Faceva parte della Croce Rossa italiana, era felice di prestare servizio come volontario nell’associazione e di essere utile per il bene del prossimo. E proprio gli amici e colleghi volontari del sodalizio lo hanno ricordato con parole di grande affetto, così come tutte le persone, i parenti, gli amici, i semplici conoscenti, i colleghi di lavoro, che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Sulla bacheca della Pagina Ufficiale Facebook del Comitato Provinciale di Frosinone dell'associazione da ieri campeggia una foto (che pubblichiamo) in cui gli amici e colleghi volontari hanno scritto semplicemente "Ciao Marco...". E poi, nell'introduzione alla foto, una frase commovente che bene spiega il rapporto che legava Marco con gli altri volontari della Croce Rossa: "Continua a sorriderci da lassù...sarai sempre con noi...". Sotto, centinaia di condivisioni e commenti con parole di saluto, affetto e amore per lui e la sua famiglia. 

Da ieri sera, appena la notizia del suo decesso si è diffusa, la famiglia è stata inondata di amore e attestati di vicinanza e cordoglio. Allo stesso modo su Facebook sono stati centinaia coloro che hanno voluto esprimere pubblicamente una parola di vicinanza ai suoi familiari o un ricordo dell’amico e della persona.

Oggi dovrebbero conoscersi la data e l’ora dei funerali, ai quali saranno sicuramente in migliaia a partecipare per dare l’ultimo saluto ad un uomo stimato ed amato da tutti, grande lavoratore, altruista ed innamorato profondamente della vita e della sua famiglia.

La notizia della morte prima di cena

La notizia della sua morte è piombata nella tarda serata di ieri, poco prima di cena, sulla comunità di Patrica, dove viveva con la famiglia, ma anche sui tanti amici, sui colleghi volontari della Croce Rossa con i quali condivideva da anni l'amore per la solidarietà e l'amore per il prossimo, sulle centinaia di conoscenti che in questi giorni hanno pregato per lui. 

Cinque giorni di agonia

L'uomo è morto dopo cinque giorni di agonia dal terribile incidente in cui è rimasto coinvolto. Le condizioni di Marco Palma, 55 anni, residente a Patrica, erano apparse subito disperate. La sua vita era appesa a un filo, attaccato ai macchinari e ai respiratori artificiali. Il volontario della Croce Rossa, che lavorava per una pasticceria di Frosinone per la quale curava in particolare le consegne, era ricoverato dalla mattina di lunedì scorso al policlinico "Agostino Gemelli" di Roma, dove era in coma farmacologico. 
I familiari, gli amici e tutte le persone che lo hanno conosciuto hanno sperato fino all’ultimo momento che potesse reagire, ma le ferite riportato erano troppo gravi. Tutti lo ricordano come una persona dal cuore grande, sempre disponibile, altruista, dedito al lavoro e alla famiglia.

La ricostruzione

L’incidente si è verificato intorno alle 8 di lunedì scorso all’incrocio in località “Tomacella” sullo stradone Asi di Frosinone. Marco Palma viaggiava su un furgoncino, quando, per cause al vaglio degli agenti della polizia stradale di Frosinone intervenuti sul posto, si è verificato lo scontro con una Volkswagen Polo condotta da un trentacinquenne di Ceccano. Le condizioni del cinquantacinquenne sono apparse subito disperate. I medici ne hanno deciso il trasferimento in una struttura più attrezzata della capitale con un'eliambulanza. Anche il conducente dell’auto ha riportato serie ferite ed è stato trasportato, anch'egli in eliambulanza, all’ospedale “Umberto I” di Roma, ma la sua vita non è in pericolo.

Sotto inchiesta (e sotto accusa) la funzionalità del semaforo

La dinamica dell’incidente, come detto, è al vaglio degli agenti della polizia stradale di Frosinone, che stanno appurando anche la corretta funzionalità del semaforo che regola l'incrocio dove si è verificato l'incidente, spesso fuori uso, nell’ultimo periodo ma anche nel recente passato. Un impianto vecchio, che di frequente va in tilt lasciando un incrocio pericolosissimo in balia di se stesso, trasformato in una vera roulette russa, considerando l’elevatissimo numero di macchine che ogni giorno vi transitano e, purtroppo, anche la velocità con cui molte di esse sfrecciano sullo Stradone Asi.Â