Arrestati i responsabili del furto del 4 gennaio scorso alla stazione di servizio Veroli Sud sulla strada regionale 214 lungo il tratto Frosinone - Sora. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, su richiesta della Pm Barbara Trotta, riguarda tre ragazzi tutti originari della Bosnia e tutti molto giovani: H.T di 29 anni, già detenuto in carcere per fatti analoghi di cui si è reso responsabile, S.A. di 21 anni e H.M. di 19. I tre, domiciliati presso un campo nomadi di Giugliano in Campania, sono ritenuti responsabili di concorso in più furti aggravati commessi a Veroli, a Sesto Campano (IS) e Castel Volturno (CE).

L'articolata attività di indagine del comando provinciale dei carabinieri di Frosinone, con il supporto della compagnia carabinieri di Giugliano, fu avviata a seguito del furto a Veroli. I militari nel corso delle lunghe indagini hanno raccolto informazioni, visionato ed analizzato i filmati delle telecamere di sicurezza, effettuato pedinamenti, perquisizioni, analisi dei tabulati telefonici e verifiche in banche dati, fino ad arrivare a poter identificare con certezza i responsabili del furto e ad acquisire univoci elementi probatori a carico dei destinatari del provvedimento e di ricostruire puntualmente la dinamica dell’evento criminale, riuscendo infine ad attribuire agli stessi criminali anche altri reati simili messi in atto in provincia. 

In sostanza, l’indagine ha permesso di individuare un gruppo di criminali “itineranti”, già noto in Campania come la “banda dell’Audi A4 dell’Asse Mediano” (per via dei numerosi furti perpetrati su quell’asse viario) che, partendo da un campo nomadi della Campania, ove avevano base logistica, nelle ore notturne di ogni notte, si spostava a bordo di potente autoveicolo, tra le Province di Napoli, Caserta, Frosinone ed Isernia mettendo a segno colpi in danno di esercizi commerciali, privilegiando rivendite di tabacchi collocate all’interno di aree di servizio, distributori di carburanti e bar tabacchi, da dove riuscivano a prelevare ed impossessarsi di refurtiva di ingente valore consistente in tabacchi, valori bollati e biglietti della lotteria istantanea.

La tecnica utilizzata, sempre la stessa, rapida ed efficace. Localizzazione dell’obiettivo, attraverso preliminari e preparatori “sopralluoghi”, arrivo in velocità con l’Audi A4 (sempre la stessa a cui venivano apposte targhe rubate e che hanno anche riverniciato di diverso colore dopo più raid per renderne più difficile l’identificazione) dalla quale scendevano cinque persone, completamente travisate con passamontagna, con compiti e ruoli ben definiti. Uno di vedetta lungo la strada principale, l’autista fermo alla guida con motore acceso pronto a ripartire, gli altri tre, in sequenza, agganciavano la serranda di protezione con una catena la cui altra estremità era ancorata all’auto che nel ripartire rapidamente la scardinava; forzavano la porta di ingresso con un “piede di porco” ed, infine, trafugavano la merce posizionandola all’interno di una cesta per il pane collocata nel cofano della vettura. L’azione durava pochi minuti.

Con tale tecnica, oltre gli episodi scoperti che hanno fruttato loro circa 200.000 euro tra denaro contante, valori bollati e tabacchi, si ritiene che il medesimo gruppo criminale abbia potuto eseguire diversi altri furti in questa provincia, su cui sono in corso ulteriori approfondimenti.

Gli arrestati, al termine delle previste formalità di rito, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Poggioreale (NA).