Una bara bianca per Graziano Bruognolo, portata a spalla dagli amici. E una chiesa gremita, quella di San Bartolomeo, per l’ultimo saluto al venticinquenne che sabato mattina ha sparato alla sua ex fidanzata, per poi puntare l’arma contro se stesso e farla finita.

Un gesto terribile, sofferto che non ha trovato però la condanna di chi ha sempre voluto bene a Graziano. Quei clienti, quegli amici che ieri mattina hanno posizionato un cesto di 25 rose bianche esattamente nel posto dove lavorava ogni giorno, come ambulante, in piazza San Giovanni a Cassino. “Forse non ti abbiamo capito” , hanno scritto quanti gli volevano bene su un biglietto di addio. Tante le signore anziane che ogni giorno frequentano il mercato del centro e che hanno voluto omaggiarlo con una preghiera, davanti a quel cesto di rose. Una processione che ha compreso gli stessi ambulanti dell'intera area.

E stamattina erano tutti lì, intorno a quella bara bianca voluta dalla famiglia per dire addio a “Ciro”.

A precederli uno striscione  “Dio per il suo giardino sceglie solo i fiori più belli”. Non importa il terribile gesto che ha preceduto la sua morte, per gli amici e per i cari di Graziano è anch’egli vittima di una situazione complicata, passionale, relazionale che non gli ha lasciato scampo.

E dal pulpito il sacerdote ha rimarcato il concetto:  “E’ possibile dire qualcosa che dia speranza di fronte alla morte di un giovane”? Qualsiasi possa essere la circostanza e il modo in cui viene a mancare una persona giovane si tratta sempre e comunque di una immane tragedia che toglie il respiro e lascia tutti senza parole”.

Proprio in questi momenti il feretro si sta dirigendo verso il cimitero.