E' in coma farmacologico dopo il delicato intervento al torace e all'addome Annachiara D'Onofrio, la ventisettenne colpita ieri da tre pallottole esplose dal suo ex in pieno corso Spatuzzi, a San Giorgio a Liri. Una situazione di stabilità, dicono i medici, che potrebbe far ben sperare. E il dolore ha lasciato posto alla speranza. Per molti, anche alla preghiera. 

Nessuno, purtroppo cancellerà la tragedia registrata sabato poco prima dell'ora di pranzo in pieno centro a San Giorgio a Liri dove Graziano Bruognolo, 25 anni, bravo e assennato ragazzo di Cassino si è tolto la vita dopo aver sparato ad Annachiara. Un tentato omicidio-suicidio di cui nessuno riesce a capacitarsi. Di sicuro - come analizzato anche da massimi esponenti del panorama italiano in materia di criminologia, il dottor Carmelo Lavorino e la dottoressa Imma Giuliani - il gesto disperato di Graziano non può essere nato da un impeto incontrollabile tanto che il venticinquenne sarebbe stato notato fin dalle prime ore della mattina aggirarsi intorno all'attività commerciale della famiglia della sua ex. Nelle sue tasche la calibro 22 illegale. E soprattutto nelle sue intenzioni la volontà di farla finita. Di restare legato a lei nella vita e nella morte.

Da un primo quadro delineato dagli inquirenti, infatti,  sembrerebbe che alla base del gesto folle commesso dal venticinquenne di Cassino ci sarebbe proprio l'incapacità di accettare la fine della loro storia d'amore anche se gli inquirenti coordinati dalla dottoressa Siravo stanno vagliando ogni elemento.

La ragazza è stata sottoposta nel tardo pomeriggio di ieri ad un delicato intervento chirurgico all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina da dove ieri sera sono giunte le prime indiscrezioni: Annachiara è stabile. E la speranza si è riaccesa.

FOTO ALBERTO CECCON