Il maltempo colpisce ancora. Questa volta la vittima siede tra i banchi di scuola. Uno studente del liceo magistrale “Varrone” è rimasto ferito dai vetri di una finestra andata in frantumi a causa di una folata di vento. Lo studente, che si trovava seduto al suo posto, tranquillo al banco, è stato coperto da una pioggia di vetri, alcuni dei quali lo hanno ferito al collo e alla gamba. La questione della sicurezza a scuola torna così alla ribalta della cronaca.

Le finestre negli istituti scolastici devono essere cambiate così come previsto dal progetto #scuole sicure che prevede la sostituzione degli infissi vecchi e antiquati con il modello più nuovo e comodo “vasistas”. La finestra con il sistema “vasistas”, prevede un’apertura parziale della parte alta con un’inclinazione dell’infisso verso l’interno. Questo tipo di infissi sono già stati montati nella scuola media Di Biasio, un sistema che permette non solo di mantenere un livello di sicurezza adeguato in ambienti frequentati dai bambini e dai ragazzi per buona parte della giornata, ma anche di risparmiare sui riscaldamenti perchè c’è molta meno dispersione di calore. Per lo studente del primo superiore è stata una mattina da dimenticare, compagni di classe e docente che stavano svolgendo la lezione quotidiana si sono spaventati. Il fragore del vetro che è andato in frantumi ha spezzato la tranquillità di una normale mattinata di lezioni.

L’istituto Varrone purtroppo ha già avuto diversi problemi, l’anno scorso dopo le piogge intense il parcheggio si allagò non permettendo il passaggio nè alle macchine nè ai pedoni, poi i riscaldamenti rimasero spenti per problemi tecnici. Una serie di disagi e di criticità che la dirigente scolastica ha sempre riferito alle autorità preposte. Purtroppo però sembra che i fondi a disposizione della scuola non siano mai sufficienti a portare a termine gli interventi necessari.

Ancora una volta a pagarne le spese la fascia più debole, i ragazzi, gli studenti, che studiano in scuole che vanno letteralmente in pezzi e  rischiano di farsi male anche seduti al banco.