Una città romana che sta tornando alla luce e che sta regalando ritrovamenti unici. 

Ritrovamenti che saranno presentati nella giornata di domani e domenica nell’ambito dell’open day archeologico che si terrà in località San Pietro Vetere a Castrocielo e che chiuderà l’ottava campagna di scavi archeologici di Aquinum. Una chiusura con sorpresa: nella notte ci saranno visite guidate animate, con degustazione di vino, laboratori didattici per bambini grazie all’evento “Una notte ad Aquinum: il vino, le donne e l’eros raccontati da Giovenale”, curato dall’associazione culturale Lestrigonia.

Ormai, da 10 anni, il sito archeologico di Aquinum restituisce ogni estate puntualmente resti importanti della città romana, che sorprendono per la loro bellezza e per la loro grandezza. Il sito archeologico continua a riscuotere consenso ed a suscitare interesse negli studiosi del mondo antico e negli esperti addetti ai lavori.

Le campagne di scavo condotte dal Comune di Castrocielo in collaborazione con l’Università del Salento e la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, restituiscono puntualmente resti e testimonianze importanti della città romana, patria del poeta satirico Giovenale. 

L’attenzione della ottava campagna di scavi, sotto la direzione del professore Giuseppe Ceraudo, si è concentrata ancora una volta sul grosso edificio termale della città, essenzialmente sulla palestra, nelle cui sale sono state rinvenute 4 colonne di stile ionico di pregevole fattura, una iscrizione musiva lunga 12 metri, un pavimento in mosaico raffigurante un rinoceronte, uno trapezoforo con stupenda testa di leone, un piccolissimo dato da gioco in osso e, ultimo ritrovamento prima della chiusura degli scavi, la testa di una statua in dimensioni reali, riferibile a un giovane principe della dinastia Giulio Claudia.

- Foto reperti pagina Facebook "Aquinum" -