“Con questa legge passiamo dal diritto di famiglia al diritto delle famiglie”.

Con queste parole la senatrice che ha legato indissolubilmente il suo nome alla legge sulle unioni civili, Monica Cirinnà, ha esordito ieri a Castrocielo nell’incontro, organizzato dall’avvocato Laura Materiale, “La nuova legge sulle unioni civili e la trasformazione dei modelli familiari”. A poco più di 24 ore dal sì della Camera alle unioni civili, la Cirinnà è stata ospite nel Monacato di Villa Eucheria per parlare della legge, di come la “cambia” la famiglia e delle difficoltà che verranno incontrate all’inizio. 

“Ogni  qualvolta c’è un grande cambiamento qualcuno ha da ridire - ha spiegato la senatrice - Lo abbiamo visto nella storia del nostro Paese, è accaduto tutte le volte che abbiamo messo mano al diritto di famiglia: penso alle legge sul divorzio e a quella sulla maternità responsabile. Con questa legge passiamo dal diritto di famiglia al diritto delle famiglie, diamo inclusione a tutte quelle forme di famiglia che già di fatto esistono nel nostro paese. dovevano solo essere incardinate nell’ordinamento giuridico”.

Un passo epocale per l’Italia che esce dal medioevo giuridico e si allinea con gli altri paesi europei, in Francia la legge sulle unioni civili è stata votata 17 anni fa. “L’Italia entra in Europa a testa alta con una legge piena di diritti - ha affermato la Cirinnà - certamente all’altezza degli altri Paesi europei che riconoscono come famiglie vere e proprie le coppie di persone dello stesso sesso. L’Italia deve mettersi al passo con l’Europa, l’Italia ha un grande problema culturale bisogna spiegare bene agli italiani che la diversità è una ricchezza o dove aumentano le diversità devono aumentare l’inclusione. perché l’uguaglianza è un principio costituzionale da rispettare".

Al fianco della senatrice un altro relatore di alto livello, Gerardo Villanacci, ordinario di diritto privato che ha fatto notare che c’è ancora tanto da lavorare. “E' singolare la circostanza che legittimamente, seppur con ritardo - ha sottolineato Villanacci - vengono in qualche modo tutelati dei diritti delle persone dello stesso sesso. La stessa identica tutela non la si ravvisa per le così dette convivenze di fatto che sono anch’esse numerose e che purtroppo ancora non trovano un’adeguata tutela”.

A fare gli onori di casa il sindaco di Castrocielo, Filippo Materiale, che ha posto l’accento sulle difficoltà di accettare i cambiamenti. “Questa è una novità fondamentale nella vita dell’uomo. Le novità devono essere governate e digerite. Ci vuole tempo ma sicuramente la società sarà in grado di farlo”. 

Presenti anche il presidente della Camera civile di Cassino Paola Carello, il presidente Aiga  Grazia Maria Sacco e il presidente dell’Ordine Forense di Cassino Giuseppe Di Mascio che ha evidenziato l’importanza di studiare la univa legge, obiettivo dell’incontro organizzato con il patrocinio del Comune di Castrocielo, dell’ordine degli avvocati Cassino e dell’istituto regionale di Studi Giuridici del Lazio. “Come esperti del diritto - ha affermato di Mascio - dobbiamo innanzitutto studiare la legge, apprenderla, applicarla e magari con la prassi applicativa suggerire soluzioni che possano portare dei miglioramenti”.