Il consiglio era già infuocato di per sé. L'ultimo della consiliatura che vede a capo il sindaco Petrarcone. I punti all'ordine del giorno avevano richiamato centinaia di persone, per lo più commercianti che si erano mobilitati per dare battaglia tra slogan e striscioni sullo spostamento del mercato e sul piano urbano del traffico. E proprio a pochi minuti dalla discussione di questo punto l'aula è stata invasa da un terribile odore di benzina.

Un uomo, di origine polacca ma da anni residente a Cassino, si era appena cosparso di benzina quando, allontanandosi verso il balcone ha provato a darsi fuoco con un accendino. Immediato è stato l'intervento della Polizia presente in aula. Lo hanno afferrato e immobilizzato, poi lo hanno condotto fuori dall'aula.

Nel frattempo nella sala Di Biasio è scoppiato il panico: un corri corri generale dentro e fuori, tra i consiglieri e i presenti alla seduta. Momenti di paura e di inevitabile tensione per quello che sarebbe potuto accadere. 

Non si conoscono, al momento, le motivazioni del terribile gesto. L'uomo è un frequentatore assiduo del palazzo municipale, in particolare dell'assessorato ai servizi sociali, a causa delle sue condizioni disperate.  Chiedeva spesso aiuto, e soprattutto chiedeva una casa. 

Dopo il gesto, il clima all'interno dell'aula consiliare non è più tornato sereno. Anzi si è surriscaldato ulteriormente. Gli attivisti del movimento cinque stelle e del Carc hanno iniziato a inveire contro sindaco e assessori per la "mala gestione" della casa comunale. Al presidente del consiglio non è rimasto che sospendere la seduta. Ma la situazione rischiava di precipitare. E così l'ultimo consiglio del secondo mandato di Giuseppe Golini Petrarcone è stato rimandato a giovedì alle 14. E' davvero l'ultimo giorno utile per deliberare prima che, per obbligo di legge, non si passi all'ordinaria amministrazione.