Maxi truffa ai danni della Gosaf, anche due ciociari tra le undici persone coinvolte. L'indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, con la collaborazione del Nucleo di Polizia Tributaria di Benevento e di altri Reparti, ha portato questa mattina al sequestro preventivo dei beni nei confronti di sette persone nelle province di Napoli, Caserta, Benevento e Frosinone.

L'amministratore di fatto della Gosap S.p.a., il suo factotum, e cinque tra dirigenti e funzionari sono stati indiziati dei reati di peculato, falso ideologico e abuso d'ufficio. In tutto l'operazione ha portato al sequestro di beni per un valore di 3.408.350,33.

Nel mirino della Polizia Tributaria le somme che la Gosaf, società di riscossione di tributi che ha operato per circa 50 Comuni, avrebbe incassato e non versato ai Comuni di Portici e Anagni: queste somme sarebbero state utilizzate impropriamente, creando dunque un notevole danno erariale.

Le indagini hanno consentito di appurare che l’amministratore di fatto della società aveva reiterato la condotta utilizzata nel rapporto con il comune di Portici anche nel servizio di riscossione effettuato per conto della città dei Papi. In tale circostanza, si è scoperto che, in concorso con un proprio stretto collaboratore ed il responsabile del Servizio Finanziario del Comune, si era indebitamente appropriato della somma di 1 milione e 600mila euro, di cui 1 milione e mezzo quale TARSU di competenza dell’Ente anagnino e 73mila euro quale TEFA da riversare alla provincia di Frosinone.

Nel video l'operazione della Guardia di finanza di Caserta