Gli Oscar hanno emesso il loro verdetto anche per quanto riguarda l'89sima edizione: nonostante l'ormai celeberrima gaffe al momento di annunciare il miglior film, la cerimonia ci ha regalato qualche sorpresa e tante conferme.

Partiamo da "La La Land": il musical di Damien Chazelle, dopo il record di 14 nomination, ha portato a casa "solo" sei statuette, tra i quali miglior regia, miglior fotografia, miglior scenografia e miglior colonna sonora. Più che meritato il premio a Emma Stone come attrice protagonista.

Niente da fare invece per Ryan Gosling, battuto da uno straordinario Casey Affleck (fratello di Ben): la sua magistrale interpretazione nel toccante "Manchester by the Sea" gli è valsa l'Oscar come miglior attore. La pellicola ha ottenuto anche il riconoscimento per la sceneggiatura originale.

"And the Oscar goes to... La La Land!": questo l'annuncio di Warren Beatty quando si è trattato di premiare il miglior film. Applausi, regista e cast che si dirigono sul palco... ma ecco che arriva il contrordine! Clamoroso al Dolby Theatre! In realtà a Beatty è stata data la busta con il nome della miglior attrice (Emma Stone in "La La Land", appunto). Nell'imbarazzo generale, il conduttore Kimmel svela il vero vincitore: si tratta di "Moonlight" di Barry Jenkins, basato sull'opera teatrale "In moonlight black boys look blue" di Tarell Alvin McCraney, al quale vanno anche le statuette per la migliore sceneggiatura non originale e per il miglior attore non protagonista (a Mahershala Ali).

Niente da fare per "Fuocoammare" di Gianfranco Rosi: il premio per il miglior film straniero va a "Il cliente" dell'iraniano Asghar Farhadi. L'Italia può però consolarsi con Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, che insieme a Christopher Nelson trionfano per il miglior trucco in "Suicide Squad".

La Disney-Pixar si conferma leader nella categoria film d'animazione con il divertente "Zootropolis", mentre Viola Davis porta a casa l'Oscar come miglior attrice non protagonista grazie alla sua interpretazione al fianco di Denzel Washington nell'ottimo "Barriere". Un po' di amaro in bocca, invece, per "Arrival" e "La battaglia di Hacksaw Ridge": entrambi avevano ottenuto otto nomination, ma alla fine si sono dovuti accontentare rispettivamente di uno e due premi.