Comico, leader politico, "grillo" parlante della coscienza degli italiani. Tutto questo è Beppe Grillo che, l'11 maggio prossimo, sarà a Frosinone al teatro comunale "Nestor"(alle 21) non per un comizio, non per un evento politico,ma per il suo spettacolo "Insomnia". C'è tanto del suo passato, ricordato anche con un pizzico di malinconia, nel nuovo show "Insomnia", di Beppe Grillo. Poca politica e tanti riferimenti autobiografici caratterizzano lo spettacolo del fondatore del Movimento 5 Stelle. L'insonnia che tormenta Grillo da 40 anni, che lo porta a farsi domande scomode, a interrogarsi sull'ovvio e a trovare risposte azzardate, a diventare il personaggio che tutti conosciamo, raccontata in un work in progress creativo. Un viaggio nella vita del comico che dal mondo dell'informazione auspica un ritorno a un sistema più percettivo, primordiale, istintivo. Beppe si racconta in uno spettacolo intimo e autentico, prendendo in contropiede ancora una volta tutti quelli che lo vogliono dipingere diverso da quello che è. Immancabile il riferimento agli eventi dell'attualità più recente filtrati dalla sua pungente ironia. Serata evento speciale in cui Beppe e gli spettatori condividono la loro visione del mondo che è e che verrà. I biglietti sono già in vendita tant'è che la metà del "Nestor", che conta 1.000 posti a sedere, è già piena. I costi vanno dai 36 euro delle poltronissime numerate della platea, ai 32 delle poltrone numerate di platea, finendo con i 25 euro dei posti in galleria. Beppe Grillo nasce a Genova il 21 luglio 1948. Nel 1979 partecipa alla prima serie di una fortunata trasmissione che sarà poi ripresa negli anni a seguire: Fantastico. È la volta poi di "Te la dò io l'America" (1981) e "Te lo dò io il Brasile" (1984) con la regia di Enzo Trapani, dove Grillo porta le telecamere fuori dagli studi televisivi: una sorta di diario di viaggio di un italiano che coglie con ironia gli aspetti più divertenti degli usi e costumi di questi paesi. Appare in seguito nelle più importanti trasmissioni nazionali (Fantastico, Domenica In, Festival di Sanremo), concentrando in pochi minuti le sue performance e raggiungendo altissimi indici di ascolto; il suo ultimo monologo al Festival di Sanremo raggiunse i 22 milioni di telespettatori. Il suo modo di fare spettacolo si fa sempre più graffiante e corrosivo, dalla satira di costume passa ad affrontare temi più scottanti di carattere sociale e politico, facendo rabbrividirei vari dirigenti della televisione che nonostante il "rischio" continuano ad invitarlo nelle loro trasmissioni. Dopo aver vinto ben sei Telegatti, Beppe Grillo "fugge" dalla televisione e cerca scampo in teatro, lasciandosi alle spalle varietà, telegiornali, telequiz, aste e dibattiti con una serie fortunata di spettacoli.